Giornata magnifica. In una soleggiata mattinata primaverile ci decidiamo finalmente a visitare questa villa affrescata abbandonata, costruita nel lontano 1830, di cui tanto avevamo sentito parlare.
Venivamo già da un’altra escursione, in quella che si rivelerà la “giornata delle ville abbandonate”, arrivando a visitarne ben cinque prima del tramonto.
Aiuti da appassionati come noi. Come da informazioni forniteci, l’edificio ha visto tempi migliori. Anzi, alcune aree interne sono estremamente pericolose a causa dei copiosi crolli. Nonostante le pessime condizioni, è rimasta una notevole quantità di spunti interessanti. L’ingresso principale è chiuso da una grata metallica, passiamo quindi dalla cappelletta di famiglia posta al piano terra, dalla quale si accede a tutta la struttura.
Crolli, crolli e ancora crolli. Il soffitto è quasi del tutto caduto, ma presenta ancora, in alcuni punti, degli inserti di pregiati tessuti e dei finissimi bassorilievi con figure angeliche e stemmi di casate nobiliari. Due maestose colonne e l’altare tra i calcinacci, completano il quadro.
Il resto del pianoterra è identico ad ogni altro che potreste trovare nelle innumerevoli case coloniche dell’entroterra marchigiano, con roba di ogni tipo accatastata a casaccio, una credenza con qualche bottiglia, un caminetto, e poco altro, quindi, dopo una veloce visita, decido di lasciare la comitiva nella cappella e di salire ai piani alti.
Il primo piano non presenta nulla di caratteristico. E’ privo di decorazioni e anch’esso ricorda la struttura tipica delle case di campagna; probabilmente era adibita ad abitazione della servitù. Buona parte di esso è puntellato con impalcature metalliche. Rinvengo giusto una curiosa collezione di giornali in buono stato.
Da qui,il via libera. Si riesce ad accedere a quello che doveva essere lo scalone principale della villa affrescata, ampio, maestoso, e scandito da una lunga fila di colonne.
Salendolo, si arriva finalmente al piano nobile, ed è qui che inizio a sgranare gli occhi. Purtroppo il tempo non è stato clemente con questa meraviglia, e lo stesso si può dire dei visitatori, che non hanno esitato a sfasciare porte e finestre.
Una meraviglia. Soffitti finemente decorati si alternano ad affreschi parietali di incredibile bellezza, come la visione del porto di Ancona, magnifica e fortunatamente ancora in buono stato. Gironzolando per la altre stanze potrete ammirare gli stemmi nobiliari appartenuti alle famiglie che vi dimoravano. Un’altra stanza ospita invece uno splendido pianoforte in discrete condizioni, che creerà, poco dopo, una nuova calca di fotografi.
E’ un’escursione abbastanza rischiosa. La villa è messa davvero male, ma posso assicurare che la visione del porto dorico sa ricompensare adeguatamente dei pericoli superati. Anche se, come sempre, sconsigliamo la visita di questi luoghi pericolanti.
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Fondatore ed admin di Ascosi Lasciti, creato per radunare alcuni tra i migliori esploratori urbani, da sempre innamorato dei luoghi dimenticati. Vincitore di numerosi premi internazionali in ambito documentaristico e reportaggistico. Si occupa essenzialmente di videomaking, fotografia e graphic design.