All’apertura delle scuole, ogni anno, questo bellissimo convitto si rianimava: giungevano da tutta Italia i giovani studenti, per frequentare le scuole, dalle medie fino alla maturità. A quel tempo (quasi sessant’anni orsono) le scuole medie esistevano in pochissime città e solo alcune famiglie avevano la possibilità di mantenere i figlioli agli studi. Così l’opera di previdenza istituì in Italia alcuni convitti tra cui questo.
A quei tempi risuonavano negli studi, nei corridoi, nel campo di calcio, nella palestra, nel campo da tennis o in piscina, i più disparati dialetti. Questo convitto era l’orgoglio della città e ha dato alla nazione uomini di valore nel campo scientifico, militare, industriale e sportivo.
Poche righe che fanno capire l’importanza che aveva questo complesso (ormai) privo di vita, con tutti gli infissi sbarrati ed occupati (fino alcuni anni fa) soltanto al piano terreno da uffici postali e da un centro elettronico.
Tutti ricordi che mai ti immagineresti guardando oggi l’edificio lasciato a se’ stesso… ridotto a misero magazzino comunale, snobbato dai turisti e ancora di più dai cittadini che ogni giorno passano davanti ai suoi cancelli.
Grazie a ‘chi di dovere’ riusciamo ad avere accesso, sapendo che probabilmente saremo gli ultimi a visitarne i locali prima dello smantellamento (Si, notizie certe dicono che ‘finalmente’ l’edificio ha trovato un nuovo padrone e quindi verrà ripulito e riqualificato per usi più nobili).
Così con uno stato d’animo a metà tra il ‘solito’ malinconico e la serenità di non rivederlo in condizioni peggiori inizio l’esplorazione del piano terra dove si alternano le stanze adibite a uffici postali piene di scrivanie e armadi colmi di documenti ad altre ridotte a magazzini. Proseguendo nelle stanze più dismesse dall’altra parte dell’edificio, trovo quello che rimane delle cucine e della mensa.
Salendo al piano superiore troviamo le camerate, alcune completamente svuotate altre con al loro interno solo mucchi di materassi ormai ammuffiti. Nota positiva… non ci sono segni di vandalismo ma solo di abbandono e incuria. Proseguendo sulla scala si arriva al tetto da dove si gode un’eccezionale vista su spiaggia e mare.
Una piacevole sorpresa la riserva invece il seminterrato, con la falegnameria e tutti i laboratori per riparazioni e lavori vari… le caldaie, le dispense e le celle frigo.
Una gioia per gli occhi del fotografo appassionato di dettagli!
Sicuramente è stata una visita che ha meritato tutto il tempo speso… poter vedere l’interno di un edificio che molti non conoscono nemmeno dall’esterno e che fa parte della storia della città è un lusso per pochi!
Set Completi:
Parte 1: https://flic.kr/s/aHsjUQDdLB
Parte 2: https://flic.kr/s/aHsjXEXr8J

Classe ’76. Fotografo, grafico e musicista. Attualmente non collabora più con Ascosi Lasciti, ma si dedica a portare avanti il suo progetto personale: il P.L.A.I. (Posti e Luoghi Abbandonati Italiani)