Oggi voglio mostrarvi quello che è un “must” dell’esplorazione in villa abbandonata nelle Marche. Probabilmente molti di voi avranno già visto numerose foto di set con modelle/i ambientati in questa struttura. Il fatto è dovuto alla sua incredibile visibilità e alla semplicissima modalità di ingresso. La villa in questione è infatti costruita su di un lembo di terra abbastanza stretto, ai cui lati si trovano due strade molto trafficate. E’ impossibile non notarla, e i pochi alberi che la circondano, non bastano a celarne la visuale da entrambe le parti. Ancora più semplice entrarvi. Si parcheggia comodamente l’auto in quello che era il viale d’accesso e lo si percorre fino alla porta (mancante).
Non vi sono cartelli minatori, né recinzioni da scavalcare. Forse proprio per questi motivi, la magione versa in pessime condizioni.
Seppure esternamente si presenti solida e ancora in buono stato, eccezion fatta per alcune persiane divelte, poco dopo aver messo piede dentro, ci si accorge della situazione reale. Già da fuori si scorgono le bellissime file di colonne, tra le macerie dell’edificio.
Il colonnato inizialmente stupisce, e fa quasi presupporre un’esplorazione di alto livello, ma girando con lo sguardo si possono subito intuire la mancanza dei pavimenti ai piani superiori, lo sciacallaggio delle piastrelle che li componevano e i goffi e malriusciti tentativi di restauro, che altro hanno fatto, se non snaturare ancora di più l’anima del luogo.
Al piano terra, tolte le colonne, il resto delle stanze ricalca lo stile delle case coloniche del circondario.
Attraverso ciò che rimane della scalinata, si può arrivare a ciò che resta del primo piano…e l’unico modo per visitarlo, è camminare in bilico su travi e travetti non sempre integri e affidabili.
Personalmente non lo consiglio, se non con la dovuta attenzione, essendoci un reale rischio di cadere al piano di sotto e farsi male. La casa è ovviamente vuota, restano solo pochi interessanti affreschi, in alcuni punti ben conservati, dove non sono stati sostituiti da orrendi foratoni. In una delle stanze si trovano pitture parietali, scene bucoliche, ed alcune sembrano ritrarre proprio la villa, ai tempi del suo splendore. In altre possiamo trovare rimasugli di carta da parati e poco altro. I camini sono stati spogliati e rimangono ormai solo tristi bocche nere nel muro.
Il secondo piano, a parte i soliti rischi, non offre nulla, assomigliando in tutto e per tutto ad un cantiere di muratori.
L’esterno, dimenticavo, presenta due strane costruzioni ai lati della villa, delle ali con porticati per lo più murati, al cui interno si celano degli enormi ambienti, forse usati un tempo come magazzino.
La visita non richiede molto tempo e gli spunti fotografici non sono troppi, indicativamente in mezz’ora sarete di nuovo fuori e pronti per nuove avventure.
Due cose restano bene impresse : le colonne e le macerie.
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Fondatore ed admin di Ascosi Lasciti, creato per radunare alcuni tra i migliori esploratori urbani, da sempre innamorato dei luoghi dimenticati. Vincitore di numerosi premi internazionali in ambito documentaristico e reportaggistico. Si occupa essenzialmente di videomaking, fotografia e graphic design.