“Più aspetti, più difficile sarà fornire al cliente un servizio indimenticabile“
Era un po’ che questo hotel abbandonato stuzzicava la mia fantasia ed il mio desiderio di esplorarlo.
Il suo fascino mi portò a visitarlo lo scorso dicembre, in una bella domenica di sole.
L’edificio, dal gusto tipico degli anni ’60, svettava in tutti i suoi 8 piani, circondato da un giardino “costellato” di piscine e piccole strutture per le cure termali. Ad oggi, tutto il complesso versa in uno stato di abbandono e inziale degrado.
Decido di visitarlo : si accede semplicemente da una porta spalancata che si affaccia sulla piscina coperta. L’ingresso è relativamente facile. Da qui è tutto un un susseguirsi di saloni completamente arredati e congelati nel tempo, nonostante il passaggio di qualche sciacallo ; sono spariti molti oggetti piccoli e quadri.
Benvenuti nell’Hotel dove vetri di Murano erano i veri protagonisti.
Hall, reception e salottini vari per gli ospiti sono arricchiti da tendaggi rossi polverosi e grandi lampadari di murano.
L’atmosfera, surreale, è avvolgente : é raro trovare in Italia un luogo così grande e relativamente intatto.
Una gigantesca sala da pranzo, apparecchiata e con un bel pianoforte a coda, sembra in attesa di clienti prossimi ad arrivare per una cena di gala. Colori caldi e lampadari luccicanti fanno da cornice a questo magico luogo.
Degne di nota sono le due scale a chiocciola dell’hotel che, in un vortice di luce, collegano tutti i piani colmi di stanze arredate.
Le infiltrazioni d’acqua ai piani superiori sono importanti e, lentamente, stanno permeando e logorando i corridoi e le stanze, che ammuffiscono e deperiscono.
AGGIORNAMENTO : L’hotel “di Murano” è stato definitivamente demolito.
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Classe ’87 e svizzero, Jonathan è uno tra i più famosi autori nel campo “Urbex” e tra i più attivi nel progetto Ascosi Lasciti.
Attratto dalla storia, dalla bellezza estetica, dall’architettura, ha visitato edifici abbandonati in tutta europa.
