Finalmente ritorno alla mia passione per le chiese abbandonate e, nemmeno a farlo apposta, un’altra chiesa abbandonata azzurra. (qui il link per vedere l’altra). Uno dei modi per trovare questi posti sono le segnalazioni. L’avviso dell’esistenza di questo magnifico edificio mi è stato fatto da un amico, che mi ha fatto “sbavare” un mese e più per dirmi dove si trovasse, a patto che ne facessi un articolo… ed eccomi qui. Arrivo in questa piccola frazione verso l’ora di pranzo, da davanti non si entra, purtroppo, così chiedo informazioni ad un anziano che è proprio lì nella casa a fianco.
Il racconto di un anziano di paese. All’inizio è titubante e poi mi racconta la storia della chiesetta, dicendomi che ci faceva il chirichetto quando era bambino, e si incuriosisce del fatto che voglia entrare in un posto così, diciamo… semidistrutto.
Rimaniamo fuori mentre mi racconta le sue storie, ahimè non è più attiva da oltre venti anni ed hanno spostato la messa e tutte le onoranze nella chiesa del paese accanto, che è di origini medievali, e a suo dire molto più interessante di questa. Io insisto un po’, e alla fine mi mostra un’entrata laterale.
Mi racconta che proprio lì, da quella porta laterale si entrava in una piccola cucina e sacrestia dove i bambini si trovavano con il prete del villaggio per fare lavoretti in carta per le feste.
Faccio un paio di rampe di scale, ed entro in chiesa, abbastanza grande, e tutta azzurra, davvero bellissima, proprio in totale stato di abbandono. Comincio a scattare, panche azzurre e confessionali azzurri marmorizzati, davvero un grand’effetto.
Alcune singolarità di questa chiesa abbandonata. Sulle prime panche ci sono appoggiate le vesti dei preti, una nera e una a fiori, quasi in attesa di essere indossate, non capita spesso di trovarne in giro per chiese, e questa è davvero una piccola chicca.
Purtroppo il tetto è crollato in diverse parti, e la chiesa è tutta circondata da impalcature, così il vecchietto mi dice di fare presto perché non vuole che mi succeda qualcosa…dice che son troppo giovane per farmi male, ma si raccomanda di raccontare e di fare un sacco di foto a questo piccolo gioiello della campagna.
Altre rovine. Usciamo da lì, e mi accompagna nella chiesetta del paese accanto, passiamo a prendere le chiavi dalla perpetua del paese, e andiamo in questo piccolo paesino ad appena dieci minuti, molto carino, tutto restaurato, con questa piccola chiesa in stile medievale, davvero ben conservata, e ancora in uso. Scatto comunque qualche foto, lui ci tiene molto a farmi notare tutti i particolari. Poi restituiamo le chiavi e lo riaccompagno a casa.
Cosa c’è di meglio che trovare un anziano con la voglia di raccontarti la storia? Mi da un altro paio di segnalazioni, nulla di che, solo qualche rovina, così approfitto per rientrare nella chiesina azzurra e fare altri due scatti con calma.
Nella chiesa c’è un altare principale, e un paio laterali, di cui uno totalmente distrutto, i quadri e le statue sono stati tutti portati via e restaurati, e, da come mi aveva raccontato il chirichetto, messi nella chiesa che ora è in uso… fortuna che almeno quelli si sono salvati.
L’anima dei luoghi abbandonati sono gli anziani. Questo paese ancora mi stupisce quando incontro certe persone, grazie alle quali sembra di toccare l’anima dei posti.
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
Noi di Ascosi Lasciti, con l’esplorazione urbana, ci spingiamo in luoghi talvolta pericolosi, per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage.
Se questa chiesa abbandonata ha ‘aperto lo stomaco’ della vostra curiosità, ecco un’ampia lista di edifici abbandonati sul suolo italiano. Altrimenti perché non esplorare virtualmente il Mondo ?
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Romagnola di nome e di fatto, mi definisco una persona curiosa.
Fin da piccolina mi hanno sempre incuriosito i posti abbandonati e le storie.
La fotografia è arrivata col tempo, con i viaggi in solitaria che ho fatto e le persone che ho incontrato.
Ho incominciato a fare urbex da sola, e la ricerca, le storie di chi ci ha abitato, l’emozione che si prova ad entrare in questi posti dove il tempo si è interrotto, mi continua a dare emozioni ancora oggi.
Navi fantasma, treni, carria armati, monasteri, ville, manicomi, ma le mie preferite restano le chiese, e soprattutto la famosa chiesa blu.