“…Sedeva comodamente su uno dei sofà e parlava ostentando un borioso accento aristocratico : <<Sii gentile, suona il campanello e chiedi alla domestica di portare tè e biscotti…>>. Uno di noi ubbidiva e, poco dopo, un altro, nel ruolo della domestica, entrava con un vassoio immaginario da cui a turno prelevavamo ognuno una tazzina immaginaria da sorbire.
Compiaciuta, la mamma ascoltava tutto dalla stanza accanto. Adorava quella nostra messinscena e a volte contribuiva servendoci tè e biscotti veri, se ne aveva.
Ma senza mai ricevere alcun ringraziamento e cenno di gratitudine da parte di Rose.
Motivo per cui trovò ancora più difficile fare ciò che fu costretta per sfamarci. Vale a dire, privarci della stanza dei giochi e trasformarla in una bottega dove vendere la frutta e la verdura avvizzite che racimolava da sotto i banchi del mercato. Rose non riuscì mai a perdonarla e smise quasi del tutto di parlarle…“. La sognatrice bugiarda – Harry Bernstein
Quante volte ci siamo persi fra le stanze di qualche castello abbandonato, fra le suo storie e le sue memorie…
Quante volte siamo scivolati in un mondo immaginario?
Quante volte ci siamo sentiti personaggi immaginari?
Quante volte il tempo ci ha trasportati nel passato?
È un continuo perdersi per poi ritrovarsi.
Fra le immense campagne francesi, dietro ad un cancello arrugginito fra alcune fattorie e l’intimità di un parco con un piccolo bosco, si nasconde questo castello. Non é il solito classico stile francese ma qualcosa di più particolare…
Questo meraviglioso edificio abbandonato, dopo l’occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale, é stato avvolto da un’ atmosfera di profonda malinconia e silenzio.
La dimora, in stile neoclassico dalla pianta quadrata e abbellita da un frontone scolpito, fu costruita attorno al 1830 su progetto di un noto architetto della zona.
Le facciate in pietra si presentano ancora oggi imponenti, nonostante la loro fragilità e il tetto cominci a “fare acqua” da tutte le parti.
La sua fine definitiva é ormai vicina, nonostante possa ancora vantare graziosi saloni con camini di marmo e nonostante qualche mobile superstite testimoni i tempi che furono.
Bella la scala, bellissima la biblioteca, i colori e le luci.
Ci sarà la speranza che qualcuno lo riporti al vecchio splendore?
Un luogo perduto nel tempo che forse qualche ricco appassionato ritroverà…proviamo ad essere ottimisti per una volta!
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Se questo castello abbandonato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una ricca lista di regge e castelli dimenticati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati della Francia?
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Classe ’87 e svizzero, Jonathan è uno tra i più famosi autori nel campo “Urbex” e tra i più attivi nel progetto Ascosi Lasciti.
Attratto dalla storia, dalla bellezza estetica, dall’architettura, ha visitato edifici abbandonati in tutta europa.