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Ci sono molte cose tra il cielo e la terra, cose che sarebbe meglio non sapere, verità spiacevoli e pericolose.
Chi è colui che possiede la conoscenza di nozioni tanto terribili? Esiste qualcuno che può dare una risposta a tutto? Certamente no.
Ho la convinzione che ognuno di noi può cercare e dare un contributo al sapere, compiendo il proprio viaggio e spingendosi quanto vuole nell’incubo.
Io lo sto facendo, da 36 anni. Ho cercato nella storia, tra le menti dei filosofi, mi sono perso nei meandri della psicologia, negli abissi di scrittori folli, nelle religioni, in luoghi abbandonati ed anche in terre lontane, compiendo viaggi fisici oltre che intellettuali. Oggi, dopo parecchio tempo che scrivo per Ascosi Lasciti, ho deciso che è venuto il momento di mettere le carte in tavola, mostrare un altro aspetto del mio essere e del lavoro che sto portando avanti.
Chi mi seguirà nella lettura di questo articolo compirà un viaggio organizzato su svariati livelli. Esplorerà una villa abbandonata, l’animo e la filosofia di una persona e le ricerche millenarie di gente infinitamente più grande di me.
L’uomo è “un fascio di io” scriveva Herman Esse. Per il viaggio di oggi devo mostrarvi uno di questi “io” che compongono la mia personalità. Lo farò iniziando dal mio nome: Uskebasi, il signore del silenzio.

Certamente non pretendo di essere all’altezza del saggio tra i saggi, ma ritengo che chiunque cerchi risposte si trovi sulla strada del sapere.
Risposta dopo risposta, domanda dopo domanda in un certo senso si trasforma e diventa, per l’appunto, il saggio che tace e “cavalca un coniglio”.
“Io sono Uskebasi. Il signore del silenzio. Io ho tutte le risposte ai tuoi interrogativi domanda e verrai soddisfatto. E poi svanirai nella pazzia.”
I miei articoli e le mie riflessioni sono volutamente complesse, non potendo agire in un blog come una persona normale che, a domanda, risponde “ho dovuto inventarmi uno stratagemma per fare in modo che la gente facesse domande”.
Come ho fatto ciò? Riempiendo i miei racconti di citazioni, rimandi ed indizi criptici, a volte palesi, altre volte ben occultati.

In questo modo, il curioso sarebbe andato a cercare, avrebbe riletto nel tentativo di capire quanto volevo dire. Domandare a me significa cercare di capire quello che scrivo e soprattutto cercare di ricollegare quanto dico nei vari articoli, perché tutti i miei scritti sono connessi e tutti sono volti alla ricerca della risposta alla domanda fatta ad Uskebasi: quale è il senso della vita? Il saggio si sedette in riflessione per dieci anni, poi trovò la risposta e decise di tacere, poiché tanto terribile era la verità da lui trovata, che chiunque l’avesse conosciuta sarebbe impazzito.

Siamo tutti alla ricerca di questa risposta ma reggeremo il suo peso? Provate a ricomporre il puzzle che ho creato nei vari articoli, ne avrete il coraggio? Potreste sopportare il peso di secoli di ricerche e cultura riproposti in questi miei miseri scritti?
Mentre riflettiamo su questo, visiteremo oggi un nobiliare casino di caccia abbandonato. Una villa di delizie ma, a ben guardare il suo stato attuale, anche “casa di orrore“, perché universale è il concetto di yin e yang e, nel bene assoluto, c’è sempre un po’ di male, come nel male assoluto c’è un po’ di bene.
La ricerca del sapere può essere allettante e ci si può illudere che estendendo il sapere si estenderà anche il piacere, ma se la risposta non è quella che cerchiamo? Ripensate alla storia del porcospino e comincerete a capire.
La leggenda narra che Uskebasi scrisse la sua risposta su un libro e chiunque legga il libro impazzisce.
Ora resta da capire se in questo libro è effettivamente scritto qualche cosa.
Magari la risposta è il nulla e certamente questa è una risposta che può rendere folli: tutto lo sforzo delle nostre vite, tutto il dolore subito…e se fosse tutto vano? Forse diventeremmo pazzi per davvero se questa fosse la risposta.
Uskebasi era orientale ed in oriente il concetto di “nulla e vanità” è ampiamente trattato ed accettato.
Noi occidentali fatichiamo ad accettare questo, forse perché siamo figli di un “Dio minore”.

La visita di oggi si svolge nella villa abbandonata di un nobile. La scelta non è casuale, perché il dato nobile fu uno dei più abili alchimisti italiani. Questa proto-scienza è stata fondamentale per il cammino verso la verità.
Gli alchimisti cercavano la pietra filosofale, quelle sostanza che avrebbe trasformato l’impuro piombo in puro oro o che avrebbe purificato l’uomo fino a renderlo eterno.
L’alchimia si è posta come scienza della purificazione , di trasformazione di un incubo in una favola ma, se utilizzata male, avrebbe portato all’opposto :  trasformare ciò che bene in male, il buono in cattivo.
L’alchimia voleva superare la morte per trasformare l’uomo in un Dio immortale.
Oggi abbiamo smarrito gli antichi insegnamenti e la morte ci spaventa, allora cerchiamo di esorcizzarla. Lo facciamo estetizzandola, fingendo di amarla, oppure inseguendone manifestazioni e segni, interessandoci di paranormale, di spiriti e fantasmi.

Vasto è il cammino da compiere per arrivare al cospetto di Uskebasi, pericolosa è la strada.
Vi ho fornito delle chiavi per interrogare il saggio, ora sta a voi ricercarle tra quanto scritto e quanto ancora scriverò. Certamente non mi arrogo il vanto di essere arrivato ad alcuna conclusione né tantomeno di aver raggiunto un livello di saggezza maggiore di altri.
Ho solo cercato. E colui che cerca sa di non sapere. Il mio viaggio proseguirà, così come proseguirà il vostro, a voi la scelta se camminare insieme.
Abbiamo incontrato “custodi dell’atre”, ci siamo perduti nel nomadismo religioso, forse alla ricerca di altre divinità o di uno Stalker più abile di me che ci aprisse le porte del nostro essere.   Ricordatevi che solo il sapere ci dona le ali della libertà, fino a quando cercherete il saper il viaggio non finirà, alla prossima…

…per vedere tutte le foto del casino di caccia, visita questa pagina.

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.

Noi di Ascosi Lasciti ci spingiamo in luoghi pericolosi o inagibili per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage. Per poter prendere parte attiva senza rischi a questa missione, iscriviti e supportaci sul nostro gruppo. Qui potrai trovare foto esclusive e materiale inedito.

Se questa villa abbandonata ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di palazzi,ville e castelli abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati in Emilia Romagnaa?

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