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CHIESE, CONVENTI e CIMITERI abbandonatiUMBRIA urbex

Il Convento in Blu

Articolo di Settembre 27, 2016Maggio 3rd, 2018Nessun commento

umbria-urbex-chiese-abbandonate-il-convento-in-blu-7Quando saltai quel muretto friabile e mi ritrovai sul soffice letto di edera capii che oltre quel viale, oltre quegli alberi, si sarebbe nascosto uno stabile fatiscente ma ricco di storia e fascino.

A vedere bene non mi sarei mai aspettata di varcare quella soglia polverosa e trovarmi in uno dei conventi abbandonati più belli che abbia mai visto: il convento in blu.  Antico edificio risalente al 1403 e costruito per il volere di Papa Eugenio IV, il convento in blu fu ampliato nel corso dei secoli comprendendo un alloggio per novizi, uno per studenti e una piccola fabbrica per la tessitura della lana, ospitando circa un’ottantina di frati.

Di rilievo, alcune opere pittoriche dell’artista B.B. (adesso conservate nella Pinacoteca Comunale) e di notevole impatto gli affreschi ancora presenti nel refettorio del convento.   Essi mostrano volti di un passato vivace e colorato, oramai logorato da muffe e dallo scorrere rovinoso del tempo.

Nel 1866 la struttura, a seguito del decadimento degli ordini religiosi, fu affidata al Comune del luogo che, nel 1928, decise di riadattare la struttura per ricoverare ed accogliere gli anziani.   Nel 1929 l’ormai ex convento in blu fu inaugurato in nome di Alessandro Mussolini.  Con una delibera del 1933 il Podestà del Comune donò gratuitamente l’immobile e il terreno attiguo direttamente alla Casa di riposo ottenendo così il riconoscimento giuridico.

Nell’atto deliberativo la cessione si sarebbe mantenuta tale solo se l’immobile avesse continuato a svolgere interventi assistenziali per gli anziani, diversamente, la Casa di riposo sarebbe tornata alla proprietà del Comune. Tuttavia, a causa degli eventi bellici, non fu mai fatto un regolare atto pubblico tra le due parti e, negli anni ’60, la Casa di riposo figurava ancora intestata al Comune: solo nel 1964 un atto notarile intestò regolarmente l’immobile alla Casa di riposo.

Quest’ultima prestò servizio agli anziani fino al febbraio 1989 per circa 60 anni, fin quando gli utenti vennero trasferiti presso il servizio geriatrico della Usl (come i dipendenti).
Ad oggi la struttura è in mano alla Cooperativa sociale e verge in un forte degrado. Le stanze del piano terra presentano ancora qualche arredo dal legno imbarcato mentre l’edera si insinua nei corridoi per ricoprire polvere e calcinacci.

Il cortile interno, con tanto di pozzo, è assediato dalle piante infestanti che progressivamente stanno diventando i nuovi padroni di questo ex convento…un altro luogo brutalmente dimenticato dai posteri.

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