“Quanto odio i festeggiamenti di Capodanno. Tutti vogliono disperatamente divertirsi, cercando di festeggiare in qualche misera, patetica maniera. Festeggiare che cosa? Un altro passo verso la tomba? Ecco perché non lo dirò mai abbastanza: qualunque amore riusciate a dare o a ricevere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia: basta che funzioni.
E non vi illudete: non dipende per niente dal vostro ingegno umano, più di quanto non vogliate accettare è la Fortuna a governarvi.”Anche quest’anno abbiamo trovato la location ideale per festeggiare il nostro Capodanno, dimenticando le tristezze che porta con sè l’abbandono e concentrandoci solo sul fascino che cela la decadenza.
Ci sposteremo in Germania a nord di Amburgo. La hall di questo castello neobarocco vi lascerà a bocca aperta. Immensa ed illuminata da un bellissimo lucernario.
Le pareti sono ancora rivestite da un elegante boiserie di legno. C’é pure un bel camino a dare il benvenuto agli ospiti e una pendola purtroppo vuota.
Non segnerà più la mezzanotte di capodanno come un tempo…
Una maestosa scala di legno porta al piano superiore dal quale in alcuni corridoi ci si può affacciare sull’hall d’ingresso. Si ha l’impressione di essere nell’hall di una stazione ferroviaria d’inizio secolo.
Questo castello si trova in un paesino piccolissimo non lontano dal mare e fu costruito da un nobile nel 1848 – 1849 come edificio in stile neogotico su di un alto basamento, con un tetto piatto, merli e torri angolari.
Nel 1902 il castello venne completamente ristrutturato in stile neo-barocco e sul lato nord orientale fu aggiunta un alta torre panoramica.
Nel 1945 il castello fu espropriato dai nobili che vi abitarono per quasi cent’anni. Successivamente fu abitato da diverse famiglie e nel 1992 il palazzo fu venduto e partì un grande restauro che purtroppo, a causa della mancanza di finanziamenti, é in fase di stallo da lungo tempo.
Ascosi lasciti augura a tutti i nostri lettori un meraviglioso anno nuovo!

Classe ’87 e svizzero, Jonathan è uno tra i più famosi autori nel campo “Urbex” e tra i più attivi nel progetto Ascosi Lasciti.
Attratto dalla storia, dalla bellezza estetica, dall’architettura, ha visitato edifici abbandonati in tutta europa.