Un borgo abbandonato costruito nel 1938, deve il suo nome alla memoria di un soldato caduto in Abissinia, tale Salvatore Giuliano della quale storia poco si conosce se non che divenne capo milizia e fu ucciso a Trerimà. Ormai abbandonato, fu progettato dall’ Architetto Baracca e inaugurato il Dicembre 1940, in merito al programma fascista di colonizzazione del latifondo siciliano gestito dall’ Ente di colonizzazione del latifondo.
Come altri borghi dello stesso periodo è costituito da una chiesa, da una scuola con alloggio per la maestra, dalla sede del Partito Nazionale Fascista, della Gioventù Italiana del Littorio e dell’ Opera Nazionale del Dopolavoro.
Per non farsi mancare nulla era stata costruita anche la sede dei Sindacati e delegazione Podestarile, la sede della collettoria postale con telefono ed alloggio per quattro militi. Poi un dispensario medico con alloggio per un sanitario e un un infermiere, locanda e rivendita di generi diversi, botteghe per artigiani con relativi alloggi e gli uffici dell’Ente.
Borgo Salvatore Giuliano ebbe una vita abbastanza movimentata in quanto ospitò, tra le sue piccole vie, sia milizie italo-tedesche che quelle alleate, durante il secondo conflitto mondiale.
Vari furono i tentativi di ripristinare il borgo ma purtroppo risultarono vani.
Nel 1994 Borgo Salvatore Giuliano fu ceduto col vincolo di destinazione perpetua ad uso di pubblica utilità al vicino comune di appartenenza, questo purtroppo non scongiura la sua lenta ed inesorabile distruzione.
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L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
Noi di Ascosi Lasciti, con l’esplorazione urbana, ci spingiamo in luoghi talvolta pericolosi, per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage.
Se questo borgo abbandonato ha ‘aperto lo stomaco’ della vostra curiosità e alimentato la voglia di esplorare virtualmente insieme a noi altri luoghi abbandonati, ecco una lista per categoria. Altrimenti perché non dare un’occhiata all’intera regione della Sicilia?
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Liotrum è un gruppo di esplorazione urbex composto da Cristiano La Mantia, Giovanni Polizzi e Claudio Licitra. Fotografi di professione, approfondiscono la ricerca di tutto il patrimonio abbandonato della Sicilia. Amici da una vita, condividono il piacere di riscoprire e documentare luoghi abbandonati e dimenticati. Come ultimo punto, ma non in ordine d’importanza, il “front-man” Cristiano La Mantia si occupa di gestire il nostro progetto Instagram.