Provincia di Massa-Carrara.
Una disputa lunga decenni, per amore, ossessione e territorialità.
Ma alla base di questo triangolo amoroso non si celava nessuna graziosa nobildonna, bensì una storica villa degradata e i suoi ostinati ereditieri. Al vertice di tutto, un probabile omicidio.
Pur sempre nobile, l’ammaliante villa aveva da molti anni perso ogni apparenza da “sangue blu”. La villa infatti, disabitata da tempo ed entrata nella lista dei beni da tutelare del FAI, era stata posta sotto sequestro dalla Procura che aveva aperto un fascicolo a carico dei due eredi, con l’accusa di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale. Gran parte delle statue che ornavano il loggiato furono vendute al Vaticano e ad emissari dello zar di Russia.
Stando alle prime ricostruzioni, uno dei due eredi avrebbe ucciso il fratello, investendolo proprio nel parco della villa di famiglia, al culmine di un dissidio che durava da anni.
Il sospetto omicida è un ricercatore universitario. La vittima di professione medico.
Per le liti, ed altri curiosi fatti di cronaca locale, i due erano già finiti nei mirini dei giornali e nei tribunali.

Il progetto Ascosi Lasciti nasce nel 2010, tra i primi in Italia a dedicarsi al tema dell’abbandono di infrastrutture, trattato in tutti gli aspetti. Si sviluppa grazie al lavoro di squadra di un team ramificato sul territorio, fino al 2020, anno in nasce l’omonima associazione culturale. Il collante di tutto? L’amore per l’urbex, la riscoperta di luoghi dimenticati.