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CINEMA e TEATRI abbandonatiPIEMONTE urbex

La magia della televisione

Articolo di Novembre 7, 2017Nessun commento

“Il teatro è vita. Il cinema è arte. La televisione è un mobile.”Quando, circa mezzo secolo fa’ la televisione entrò in quasi tutte le case con la forza prorompente della sua “magia”, cambiarono radicalmente le abitudini e i modelli di vita delle famiglie, oltre che i ritmi e le logiche dei comportamenti sociali.
In particolare, alcuni dei più classici luoghi di passatempo, come le sale cinematografiche, vennero perdendo la loro tradizionale forza d’attrazione, condannate ad un vuoto sempre più deprimente, nonostante i patetici sforzi di chi, da quella attività, traeva la principale fonte di sostentamento.

Siamo in un paese fra le colline del Piemonte, che negli ultimi anni ha subito lo spopolamento a causa della crisi del settore industriale e che un tempo attirava fra questi colli molte persone in cerca di lavoro. Qui c’é un ex cinema, dall’architettura sobria e semplice, curva sulla strada e squadrata verso il paese.

Questo edificio nacque come teatro fascista del dopolavoro per i dipendenti delle industrie circostanti. Successivamente divenne cinema comunale, con sala biliardo e luogo di ritrovo per la gente del posto.
Il suo successo non durò a lungo: alla fine degli anni ’80 calò il sipario per l’ultima volta e chiuse i battenti definitivamente.
Nessun manifesto in bacheca annuncia una proiezione da tempo e, sul piazzale dove un tempo si riunivano gli spettatori in fila per pagare il biglietto, ci sono solo erbacce e piccoli arbusti.

Gli interni sono scenari polverosi, e sembra che il tempo non sia mai trascorso.
Fa uno strano effetto sbirciare da dietro le quinte una platea vuota da un eternità!

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