Una calda mattinata estiva.
Decido di farmi coraggio, nonostante l’afa, e di andare finalmente ad esplorare quella specie di villaggio che vedo ogni volta che mi reco alle spiagge di Golden Bay e Ghajn Tuffieha.
Rimango allibito. Dalla strada non mi ero mai reso conto di quanto fosse esteso, e me ne accorgo solo mano a mano che mi avvicino. Entrare è un gioco da ragazzi, basta scavalcare un muretto di appena 60 cm. Appena dentro capisco subito che si tratta non di un villaggio, ma di una specie di resort turistico, con al suo interno vere e proprie stradine che collegano i vari bungalow, tra palme, cipressi, e cespugli ormai strabordanti di pitosforo.
Una giungla. Muoversi al suo interno non è proprio semplice, visto che la vegetazione rende spesso impossibile il passaggio. Decido di visitare gli interni dei piccoli bungalow, dalle porte divelte o spalancate. Qualche vecchio arredo, un materasso polveroso e poco più. Sembra tutto abbandonato da parecchi anni.
Le strutture, almeno esternamente, sembrano ancora solide e recuperabili.
Più mi guardo intorno e più mi stupisco. Continuo la visita ed arrivo in un’area dove i piccoli alloggi a piano terra lasciano il posto a grandi casermoni a più piani, simili alle classiche strutture alberghiere. Ce ne sono parecchi, e mi meraviglio dell’effettiva estensione di questo luogo.
Intorno trovo anche un asilo, un campo da tennis, una piscina, un campo da minigolf, un ristorante…. il posto è davvero enorme!
Su una bacheca trovo il nome di questo resort: Hal Ferh.
La visita sembra non finire mai, e mi ritrovo in una specie di torretta, al cui piano terra sono ammassati termosifoni, letti di ogni tipo, phon da camera, cucine elettriche e varie altre cose che probabilmente erano parte degli arredi. Incontro anche qualche camaleonte che si diverte a passare da una pianta all’altra nell’assolata mattinata maltese. Ad un certo punto mi ritrovo anche in una specie di arena per spettacoli o balli, con la cabina del famosissimo Dj Alfred.
Ovviamente scherzo, in fatto di DJ tipico locale Malta ha già il suo asso nel famosissimo Tony Tony.
Si è fatto tardi, comincio ad aver fame e devo rientrare a Marsascala in mezzo al traffico infernale dell’isola, il che significa più di un’ora per fare meno di 20 Km…

Fondatore ed admin di Ascosi Lasciti, creato per radunare alcuni tra i migliori esploratori urbani, da sempre innamorato dei luoghi dimenticati. Vincitore di numerosi premi internazionali in ambito documentaristico e reportaggistico. Si occupa essenzialmente di videomaking, fotografia e graphic design.