Come promesso, torniamo ad analizzare gli aspetti legali legati all’urbex (l’esplorazione urbana). Questa pratica “estrema” della fotografia, che spinge ad intrufolarsi in luoghi dismessi, fatiscenti e pericolosi, sta prendendo piede in tutta Europa. Essa comporta grossi rischi e meriterebbe perciò maggiore attenzione l’equipaggiamento consigliato per praticarla. Ma oltre all’aspetto dei rischi fisici, oggi ci dedichiamo nuovamente ad un altro aspetto già trattato nello scorso appuntamento: il tema legale. Abbiamo spulciato le possibili situazioni in cui l’esploratore si può tutelare maggiormente e dove invece resta totalmente “scoperto”. E lo abbiamo fatto avvalendoci di un parere professionale.
Continuiamo il discorso focalizzando dunque l’attenzione su una categoria di edifici abbandonati particolarmente a rischio : stiamo parlando delle aree militari abbandonate e dei luoghi posti sotto sequestro.
Aree militari abbandonate: sicuramente questa categoria di edifici rappresenta una delle più temibili, dal punto di vista legale. Ma affrontiamo la questione con maggiore attenzione.
Quando si tratta di un’area militare l’urbexer deve stare ancora ben attento perché rischia di incorrere in due nei reati del codice penale*:
il primo, punisce l’introduzione clandestina in luoghi militari con una sanzione piuttosto severa: reclusione da 1 a 5 anni. Consente l’ arresto facoltativo in flagranza e l’applicazione di misure cautelari personali ;
il secondo, invece, prevede un trattamento meno duro : l’arresto, NON in flagranza, da tre mesi a un anno e una multa fino a 309 euro.
In entrambi i casi, niente di buono, insomma: le aree militari abbandonate sono il luogo più rischioso dove fare urbex.
Nella migliore delle ipotesi, si ipotizza che la persona non si sia resa conto di aver varcato un’area invalicabile o di aver messo piede in un sito militare ancora attivo. La pena in questo caso sarà minore. Ovviamente il fatto deve essere dimostrato e fondato, non si può solo “recitare la parte del povero sperduto”.*
E per i sigilli di sequestro? State bene attenti. Può capitare di introdursi anche in luoghi abbandonati posti sotto sequestro giudiziario inconsapevolmente. In questo caso, il rischio è di cadere nel penale anche in mancanza dei sigilli fisici.
L’urbexer potrebbe tuttavia essere scusato (assolto per assenza di consapevolezza e volontarietà del reato) in mancanza di qualsiasi segno esteriore che comprovi l’effettiva preesistenza del sigillo.
In ogni caso non si può essere né arrestati in flagrante né sottoposti a misura cautelare.
Ultimo caso di oggi : Quando, invece, si entra in un fondo recintato per trarne profitto si potrebbe rispondere del reato di invasione di terreni (perseguibile d’ufficio se l’area è di proprietà pubblica). Anche in questi casi non è ammesso l’arresto né la misura cautelare.
Comunque, all’ urbexer potrebbe essere riconosciuta la causa di non punibilità quando il reato non viene considerato pericoloso (essere disarmati e muniti di sola reflex, per esempio) e il comportamento risulta non abituale (avere la fedina penale pulita!). In questo caso, nessuna condanna.
Come si vede, varie sono le sanzioni e di vario genere. In questi casi a poco serve dire “ah, ma non mi ero accorto” o “ma ero qui solo per fare delle fotografie”, la violazione di proprietà privata è l’infrazione minima. E le aree militari abbandonate sono in assoluto “le peggiori per fare urbex”.
Teniamo a specificare che queste note sono informative sugli aspetti penali dell’ urbex; non vogliamo scoraggiare, ma far prendere coscienza dei pericoli nei quali si incorre praticando questo hobby.
Guarda qui il primo capitolo riguardante l’aspetto legale dell’esplorazione urbana. Grazie per aver spinto fino a qui la tua CURIOSITA’.
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*articoli 260 e 682 del codice penale. Trattandosi di divieto posto nell’interesse militare dello Stato, la valutazione delle esigenze da tutelare è rimessa all’autorità che istituisce il divieto sicché il reato si configura anche nel caso in cui il sito risulti in disuso ma permanga nella disponibilità dell’Autorità militare. L’art. 682 c.p. è un reato c.d. contravvenzionale che se, da una parte, punisce il responsabile con una sanzione abbastanza mite (che potrebbe essere individuata in una sanzione pecuniaria di basso valore), dall’altro, presenta lo svantaggio che l’autore risponde anche a titolo di colpa cioè se per trascuratezza non ci si è resi conto di introdursi in un’area vietata per ragioni militari.
**articolo 349 c.p. Punisce, d’ufficio, la violazione del provvedimento di apposizione dei sigilli.

Liotrum è un gruppo di esplorazione urbex composto da Cristiano La Mantia, Giovanni Polizzi e Claudio Licitra. Fotografi di professione, approfondiscono la ricerca di tutto il patrimonio abbandonato della Sicilia. Amici da una vita, condividono il piacere di riscoprire e documentare luoghi abbandonati e dimenticati. Come ultimo punto, ma non in ordine d’importanza, il “front-man” Cristiano La Mantia si occupa di gestire il nostro progetto Instagram.