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PAESI e CITTÀ FANTASMAPIEMONTE urbexSPECIAL EDITION 💣

Storie di fantasmi e leggende legate all’Urbex

Articolo di Luglio 19, 2018Nessun commento

p18gdc64nj1e33178a1h6jv3gcks9Oggi vi parlerò di una zona, in Piemonte, che è un “must” per gli urbexnauti e anche per gli pseudo cacciatori di fenomeni paranormali. E’ infatti una delle zone più ricche di luoghi abbandonati ed, ahimè, di leggende e storie di fantasmi, racconti di riti satanici, utili per divertirsi nelle notti d’estate davanti al falò, con la chitarra, la birra gelata a la ragazza al fianco.
Ci troviamo in un mare di verde e blu che ci circonda: sopra, sotto, destra e sinistra. È la campagna e, nello specifico, una zona di immense risaie.

La prima tappa di questo urbex ghost trail è un paesino che stona molto con l’ambiente circostante, è grigio, triste e poco animato. Persino il mercatino per le strade è snobbato un po’ da tutti e manca di colore. Tutto è opaco e desolato, l’atmosfera è davvero malinconica, forse sarà per il fatto che appena fuori dalla via centrale ci sono varie case in stato di totale o  parziale abbandono. Forse sarà per la giornata uggiosa di una primavera troppo piovosa.

A colpire la nostra attenzione è un vecchio orfanotrofio in fase di ristrutturazione, riusciamo ad entrarci facilmente e subito mi rendo conto di avere trovato una delle location più fotografate dagli esploratori urbani. È una magnifica scala, credo in marmo, che si innalza al centro della stanza, dividendosi fino alla prima rampa, che a sua volta si biforca.
È l’unica location dell’edificio degna di nota, oltre ed essa solo stanze vuote e muri scrostati. Con rammarico ho scoperto che dietro l’unica porta recentemente lucchettata, che non ho voluto rompere per ovvi motivi, si nasconde una piccola cappella abbandonata.

Scattate le 4 foto di rito ci dirigiamo verso la prossima tappa: una chiesa sconsacrata con accanto un cimitero. Percorriamo le ormai consuete risaie, ci prediamo un paio di volte, ma alla fine arriviamo alla nostra famosa chiesa. Mentre cerchiamo la chiesa in questione troviamo una cappella votiva abbandonata, una stranissima fabbrica che non abbiamo visitato e una villetta disastrata.

Ma veniamo alla chiesa ed al suo cimitero abbandonato.
Certamente il luogo, perso come è tra boschi e risaie, è molto suggestivo. La chiesa poi presenta una facciata con colonne stile ionico e una cornice sopra i capitelli adorna di teste di vacca (o animali simili) che incute un po’ di timore. Non ho percepito presenze, forse complice il mio scetticismo, o forze ed energie strane. Non ho sentito, né tantomeno visto nulla.
Pare che di notte appaia una bambina… Dicono che ci sono state rilevazioni di campi energetici strani in zona e dicono che chi vi si sofferma, la notte abbia incubi e dorma molto male. Io in zona ci sono stato e la notte ho dormito più che bene, nonostante il tacchino ripieno di peperoni mangiato a cena.

Allora mi domando a cosa servano tutte queste storie?
A divertire certamente sì, ma prendiamole come tali: come passatempi perché nella nostra civiltà, moderna e sicura, il bisogno di avventura e di mistero, nonché di paura controllata, è forte e queste storielle ci aiutano a superarlo. Ma non illudiamoci: purtroppo non ci sono verità e forse sarebbe meglio cercare l’adrenalina in modo diverso, anche perché a furia di diffondere queste storie, capita che prima o poi arriva il finto satanista di turno che non sa come impegnare il suo misero tempo e si mette a scoperchiare le tombe del cimitero accanto alla chiesa. (Fatto purtroppo accaduto pochi mesi orsono). Inutile sottilineare la stupidità di questi gesti, irrispettosi, nonchè poco igienici.

Un’altra bellissima chiesa di questo trail è a pochi km di distanza, la si raggiunge percorrendo un breve sentiero in mezzo ai boschi. Dalla strada la si vede appena, ma alla fine del sentiero in erge in tutto il suo decadente splendore.
Questa chiesetta è completamente spoglia, l’altare sembra sia stata bombardato, ma se si alzano gli occhi alla volta si vedono dei bellissimi affreschi in buono stato di conservazione, tra i quali un bellissimo organo con uno spartito musicale. Purtroppo anche qui siamo alle solite, e qualche genio del male ha costruito la sua leggenda.
Questa volta si tratta di un frate musicista che pare abbia composto una melodia che, se suonata normalmente scaccia il demonio, ma se suonata al contrario lo libera dai sotterranei di un’altra chiesa abbandonata della zona. Godetevi la visita della chiesa e non temete di essere afferrati alla caviglie da Beleth appena invocato da un padre musicista passato 10 minuti prima dalla chiesa.

Altro luogo urbex ed atro ricettacolo “delle forze del male” è il cimitero a pochissima distanza dalla chiesa di cui sopra. Qui ci facevano i sabba (ma non erano invenzioni di monaci medievali sessualmente repressi e superstiziosi?) Purtroppo del cimitero resta ben poco, se non una colombaia e una cappella stile gotico totalmente spoglia e semicoperta dalla vegetazione. La cappella è suggestiva, pertanto vale la pena di farci un giro.
Ma  l’urbex trail non finisce qui, anche se non ho potuto visitarli per mancanza di tempo, dopo il cimitero c’è un paesino con un paio di chiese, attenzione ad avvicinarvi perché sotto una di queste è “imprigionato il demonio”… inoltre nella zona ci sono anche una villa appartenuta a quello che forse è il conte più famoso di Italia, ed un altro piccolo borgo totalmente abbandonato.

Alcuni scellerati servizi televisivi hanno portato alla ribalta questi luoghi e tutti i “diavoli che li abitano”, pertanto temo che presto sentiremo di nuovi atti vandalici o riti satanici che deturperanno maggiormente questi luoghi gravemente feriti. Se amate l’abbandono aiutate a tutelare questi posti.

Emanuele Bai

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