La sorgente termale, che diede modo al complesso commerciale di nascere e specularvi sopra, fu scoperta da Valvasor intorno al 1680.
Da allora, l’interesse per il posto crebbe tale al punto da dare vita, nel 1877, al progetto turistico, quando il signor Prasnikar, che era proprietario di un castello vicino, fece una piscina per le caverne.
La piscina è ancora oggi conservata sottoterra e piena di acqua calda e cristallina. Potete vederla nella foto.
Come fosse un palazzo di Hugh Hefner, le caverne di Playboy, l’edificio è accessibile dalla discoteca. Percorrendola lungo lo stretto tunnel si possono notare ancora piccoli flussi di acqua termale ancora in movimento, su ogni lato.
Dopo la seconda guerra mondiale il complesso era stato rinnovato ed era stata aggiunta la piscina olimpionica con alcuni scivoli. Nel 1985 fu fatto il ristorante e la parte dell’Hotel fu ampliata a 35 stanze.
Inoltre costruirono un cocktail bar e un night club che erano collegati all’hotel e alle piscine. Nel 2000 l’hotel è stato rinnovato di nuovo con mobili nuovi.
Dal momento che il complesso si trova in una zona remota e le città industriali sono in forte espansione, le piscine delle grotte stanno lentamente cadendo nel degrado: la maggior parte delle aziende che si sono occupato della sua gestione hanno dichiarato bancarotta nel 2009. Sono state vendute un paio di volte da allora, ma nulla si è mosso e probabilmente nessuna lo farà mai.
È ora, aldilà delle riparazioni, lentamente il complesso viene consumato dal tempo.
Quello che si può trovare ancora oggi?
Sorgente calda, sotto la cupola originaria in cemento, con flusso di 50 l/sec e temperatura tra i 24-26 gradi (è possibile immergersi ancora adesso, da quanto è cristallina). C’è anche una piscina coperta con temperatura di 33 gradi, un piccolo studio medico, sala massaggi, sauna, bar, hotel, ristorante, piscine, scivoli d’acqua, hotel, pub, palestra e alcune altre gemme.
L’architettura è tipica comunista, minimalista, essenzialista. Ciononostante è ancora un posto molto interessante da visitare.
Premettendo la ovvia e pericolosa mancanza di misure sanitarie, c’è chi addirittura si porta il costume da bagno, esortando gli amici a farlo. “Porta tutto il necessario e non te ne pentirai” affermano con convinzione.
Miha Krapez

Il progetto Ascosi Lasciti nasce nel 2010, tra i primi in Italia a dedicarsi al tema dell’abbandono di infrastrutture, trattato in tutti gli aspetti. Si sviluppa grazie al lavoro di squadra di un team ramificato sul territorio, fino al 2020, anno in nasce l’omonima associazione culturale. Il collante di tutto? L’amore per l’urbex, la riscoperta di luoghi dimenticati.