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FRANCIA urbexREGGE e CASTELLI abbandonati

Il Castello dell’Entomologo

Articolo di Settembre 23, 2018Maggio 10th, 2020Nessun commento

“D’un tratto si fece buio come per il temporale.
Io ero in una stanza che conteneva tutti gli istanti – un museo di farfalle” Tomas Tranströmer

Dalla strada, questo grazioso castello abbandonato si raggiunge passando quasi inosservati.
Attraversando il suo giardino, dal retro, lo si percorre nella sua lunghezza, fra alberi e fioriere.
Il giardino delle rose lascia intravedere la meravigliosa facciata dell’edificio.
La dimora ci accoglie subito in tutta la sua bellezza e ogni stanza ci rivela le sue meraviglie e sorprese. Al pian terreno una camera da letto con una bella sedia a dondolo, un telefono antico e una bandiera francese. Poi una grande sala da pranzo, tutta arredata con poltrone e comode sedie imbottite in velluto rosso, mobili in legno di noce, una secretaire piena di piccole sorprese ed un camino abbellito da una grande specchiera dalla cornice d’oro.
Un salottino, con camino e avvolto da una carta da parati a righe dai colori vivaci, rivela qualcosa in più sulla personalità di chi viveva fra queste mura.
Ci sono due tavolini colmi di libri, provette, boccette e strumenti  scientifici per laboratori di vecchia data. Un quadro appeso alla parete mostra la passione per gli insetti e le farfalle dell’ex padrone di casa.

Nonostante le ricerche, non scopriamo, purtroppo, la storia e il motivo dell’abbandono di questo fantastico luogo.
Una scala antica, in legno, dai muri che stanno cadendo a pezzi, rivela la fragilità del castello.
Saliamo al piano superiore dove, anche qui, non finiamo di sorprenderci…
Un lungo corridoio rosso porta ad altre 4 grandi stanze, una più bella dell’altra, fra antichi ritratti, mobili e camini meravigliosi arricchiti da busti di ceramica e parigine.

Le pareti sono ricoperte da una moltitudine di dipinti. In ogni angolo della dimora si può trovare quell’oggetto introvabile, che non ti aspetteresti, che sia una vecchia macchina da scrivere, una tromba o una radio d’epoca…persino una libreria con una collezioni di antiche boccette di vetro!
Nulla sembra lasciato al caso e tutto trasuda bellezza.
Un altra stanza nascosta rivela una seconda passione del padrone di casa: la pittura.
Cavalletti e tanti dipinti, poi una sdraio, dove un tempo posava sicuramente la musa…

Abbandoniamo questa bella dimora abbandonata che sembra proprio uscita da uno dei tanti dipinti posti alle pareti.
Una farfalla ci svolazza attorno come per salutarci prima di lasciare il giardino delle rose.

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