“Già cinque tate hanno lasciato il loro posto solo lo scorso anno, e ognuna ha citato degli incidenti soprannaturali come ragione, inclusi strani rumori, bicchieri rotti e mobili in movimento – ha spiegato la mamma nell’annuncio apparso sul sito francese – Questo ovviamente ha comportato un periodo di grande sconvolgimento per i nostri figli». Così, per tentare di attirare candidate coraggiose per lo spaventoso impiego, la famiglia ha deciso di offrire un compenso molto elevato per la mansione: 56mila euro l’anno. Sono inoltre previsti 28 giorni di ferie più tutte le festività nazionali. «Viviamo qui da quasi dieci anni. Ci hanno messo al corrente del fatto che fosse infestata quando abbiamo comprato la casa, ma abbiamo mantenuto la mente aperta e l’abbiamo presa nonostante tutto – ha assicurato la donna nell’annuncio – Personalmente non abbiamo mai fatto esperienza di questi eventi soprannaturali, sembra che siano accaduti sempre quando eravamo fuori casa, ma siamo contenti di pagare un po’ di più dal momento che per noi conta davvero trovarci di fronte alla giusta persona».”
Siamo nella periferia di una tranquilla cittadina nel sud della Francia.
La facciata dell’edificio confina con la strada principale, ma sul retro è circondata da un piccolo parco protetto da un alto muro. Il lato bianco, dai balconi e le finestre simmetriche, sfoggia ancora una certa eleganza già esternamente. Se non fosse per le assi che inchiodano il portone d’ingresso sarebbe difficile notare il suo stato di abbandono.
L’accesso è semplice. I ladri non si sono preoccupati di scardinare la finestra accanto al marciapiede.
Entriamo.
Richiudere la finestra alle nostre spalle mi da un senso di sicurezza. Mi trovo in una stanza dal soffitto alto, disordinata, con una grande scrivania. Doveva essere uno studio.
Percorrendo un breve corridoio buio mi trovo nell’ingresso di questa dimora benestante.
Appare uno scalone incorniciato da un pesante tendaggio di velluto.
Esso scivola elegantemente lungo le lesene che decorano il salone dalle grande porte, sovrastate da semplici stucchi, che ingentiliscono l’hall di questa dimora. Ci sono alcuni mobili di pregio fra i quali capeggia una grande pendola vuota che non segna più il tempo da un po’ di anni.
Poi eccola, una carrozzina d’altri tempi…
Un tempo vivevano sicuramente dei bambini in questa casa, forse anche una tata. Certamente era gente benestante. Ma chi viveva qui?
Purtroppo sembra che la storia di questo edificio sia caduta nell’oblio.
Il resto del pian terreno risulta disordinato e abbastanza spoglio, poi salgo le scale impolverate e, sul pianerottolo, c’è un bel pianoforte.
Le stanze del primo piano si rivelano più interessanti di quelle sottostanti. C’é una bella stanza stipata di graziose poltroncine e divanetti d’epoca con un camino di marmo.
E infine eccola: la camera del bambino, le pareti azzurre, la graziosa culla in un angolo e accanto ad un divano c’é ancora l’ombrello che sembra aver dimenticato Mary Poppins.

Classe ’87 e svizzero, Jonathan è uno tra i più famosi autori nel campo “Urbex” e tra i più attivi nel progetto Ascosi Lasciti.
Attratto dalla storia, dalla bellezza estetica, dall’architettura, ha visitato edifici abbandonati in tutta europa.