Nel 1969 il piccolo paese divenne famoso in tutta Italia per una delle più famose rivolte popolari antimilitariste messe in atto col metodo della resistenza nonviolenta.
I fatti cominciarono nell’ Aprile del 1969 quando a Orgosolo si diffuse la notizia che nel vicino villaggio i militari avessero intenzione di realizzare un poligono fisso per le esercitazioni, agli allevatori che utilizzavano i pascoli comunali venne ordinato di sgomberare tutto.
Il 9 giugno dopo una serie di trattative fallite 3500 Orgolesi decisero di occupare pacificamente la località. Per una settimana, uomini, donne e bambini attuarono una protesta non violenta nei confronti dell’esercito italiano.
Le cronache locali la ricorderanno come la più grande sconfitta dell’esercito italiano. I militari dovettero lasciare il piccolo paese mettendo fine alla sua esistenza. Da allora il paesino è abbandonato. E’ divenuto un simbolo per i giovani, tanto che sulle sue pareti si possono trovare ancora oggi alcune scritte indipendentiste e bellissimi murales.
Oggi regna un bellissimo silenzio, una pace surreale.
L’utopia non si può toccare, ma si respira dalle mura diroccate del paese abbandonato indipendentista.
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Ciao sono Marco e faccio storicamente parte della “Cinghial_crew”, originari della Sardegna, con cui condivido la passione per l’avventura, la fotografia e i paesaggi urbani abbandonati.
Claudio e Tanoz sono i miei compagni di esplorazione, ma giro anche nel Lazio, con Matteo e Valerio.