Oggi vi condurrò in un posto molto particolare, quasi incantato: la torre sul lago.
Quando vidi per la prima volta questa strana struttura, il mio pensiero andò subito alle favole di dame imprigionate in altissime torri circondate da un fossato. Poi scoprii che si trattava di una “peschiera”, ovvero un bacino d’acqua in cui si possono allevare dei pesci. Definizione abbastanza limitante, visto che in questo caso ci troviamo al cospetto di uno degli edifici più particolari ed antichi dell’intera provincia, risalente addirittura alla fine del 1500.
La torre sul lago, bellissimo edificio a tre piani, fu costruito per volere di un Monsignore, che usava la vasca sia come peschiera che come piscina.
Fino a una decina di anni fa, la proprietà dello stabile appartenne ad un famoso pittore belga, che si era innamorato della torre sul lago ed aveva deciso di viverci e trasformarlo nel suo studio. I suoi eredi, però, decisero di venderla ad un altro privato, che malauguratamente la lasciò al degrado, utilizzando solo il boschetto circostante per far scorrazzare i suoi cani, non senza provocare le ire dei residenti.
Al momento della mia visita, ebbi l’enorme fortuna di capitare proprio in una fase di transizione, quella tra la morte del pittore e la vendita. Un luogo veramente incantevole, che, ad averne la possibilità, comprerei immediatamente. In ogni caso, l’accesso al cortiletto antistante la porta d’ingresso non fu proprio agevole. Ci dovemmo sporgere su un ponticello per superare la vegetazione che ne aveva invaso il passaggio, a tal punto da renderlo impraticabile. Fortunatamente, poi, almeno trovammo il portone aperto.
Bisogna ammettere che tra le mura dell’edificio non si assiste alla stessa atmosfera evocata dalle facciate esterne. La struttura è una vera e propria torre, stretta e alta, con ambienti poco praticabili ed angusti.
All’interno ancora avvertivo la presenza del pittore, con oggetti, libri e attrezzi del mestiere. Purtroppo, prima di noi erano già visibilmente passati gli sciacalli, che nella spasmodica ricerca di qualcosa di valore, avevano messo tutto a soqquadro. In questo caso il fish eye mi tornò utile, permettendomi di inquadrare le stanze nella loro interezza, nonostante il poco spazio disponibile.
Non conosco le condizioni attuali della torre sul lago, né se si trovi ancora in abbandono o meno. In ogni caso vi consiglio di provarci, anche solo per godere della meravigliosa peschiera esterna.
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
Noi di Ascosi Lasciti, con l’esplorazione urbana, ci spingiamo in luoghi talvolta pericolosi, per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage.
Se questa torre sul lago ha ‘aperto lo stomaco’ della vostra curiosità e alimentato la voglia di esplorare virtualmente insieme a noi altri edifici abbandonati, ecco una lista per categorie. Altrimenti cliccando qui si può esplorare virtualmente l’intera regione delle Marche.
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Fondatore ed admin di Ascosi Lasciti, creato per radunare alcuni tra i migliori esploratori urbani, da sempre innamorato dei luoghi dimenticati. Vincitore di numerosi premi internazionali in ambito documentaristico e reportaggistico. Si occupa essenzialmente di videomaking, fotografia e graphic design.