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“Egli non viaggiava, descriveva una circonferenza.”

E pensare che non volevo nemmeno fermarmi in questo luogo, ma poi avendo ancora tempo ed essendo curioso, ho deciso di dare un occhio, e la cosa non mi è dispiaciuta affatto!

Entriamo nel parco della villa, e nel boschetto ai suoi confini subito si nota una bella cappella molto antica, infatti alle origini questo luogo fu una abbazia cistercense.
La cappella dovrebbe risalire al 1699, data riportata su di una vetrata superstite dai ladri e vandali.

Attraversando il prato con l’erba alta bruciata dal sole d’agosto, svetta il castello abbandonato del 1731.

Siamo all’interno. Le stanze disordinate a prima vista sono poco interessanti, salvo poi riservare delle sorprese. Il castello abbandonato sembra rivelarci molto sull’identità degli ultimi proprietari, in molte camere si respirano gli anni ’70 con i loro colori e arredi, quasi un trip, tra disegni psichedelici e colori stravaganti tipici del movimento hippie, nello stesso stile anche gli abiti rimasti negli armadi delle stanze.
Ma non parliamo solo di viaggi sotto l’effetto di acido lisergico, ma anche di viaggi reali, con tanto di souvenir provenienti da tutto il mondo. Troviamo un sacco di oggetti provenienti dall’India, dalla Cina, ma anche un collezione di frammenti di vasellame antico, forse pezzi archeologici. C’è proprio di tutto in questo luogo, persino una bella Fiat cabrio nascosta nel garage.

Lascio questo luogo positivamente sorpreso, purtroppo senza conoscere la vera storia dei suoi ultimi abitanti.

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.

Noi di Ascosi Lasciti, con l’esplorazione urbana, ci spingiamo in luoghi talvolta pericolosi, per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage.

Se questo castello abbandonato vi ha coinvolto in un ‘trip’ e alimentato la vostra voglia di esplorare virtualmente insieme a noi altri luoghi abbandonati simili, ecco un archivio di ville e castelli. Altrimenti cliccando qui si può esplorare virtualmente la Francia abbandonata.

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