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Non si può parlare di Malta e dimenticarsi Gozo.

Gozo è l’isolotto a nord di Malta, si raggiunge dall’isola principale in circa 25 minuti di navigazione al modico costo di 5 euro andata e ritorno. Purtroppo non sono riuscito ad andarci quanto avrei voluto, vivendo a sud dell’isola principale. Sono 30 Km direte voi… ma percorrerli nel traffico e con strade improbabili, vi farà passare la voglia di muovervi…

Gozo è comunque un capolavoro. Molto più selvaggia dell’isola di Malta e poco popolata (circa 35.000 abitanti contro sui 475.000 totali dell’intero arcipelago maltese). Le sue spiagge sono incredibili, la popolazione è molto più simpatica e ci sono delle meraviglie archeologiche come i Templi Megalitici di Ggantija, risalenti ad un periodo che va dal 3.500 al 2.500 A.C., oltre che meraviglie naturali come l’Inland Sea, l’Azure Window (purtroppo crollata un anno fa, ma andate lo stesso perchè vale la pena). E’ inoltre terra di leggende, come quella di Calypso, e di favolosi formaggi di capra.

Insomma, avete capito che dovete assolutamente visitare Gozo. Fatelo però se avete un’auto, oppure prendetevi un taxi subito quando sbarcate. Se girare per Malta coi mezzi pubblici è un inferno, farlo per Gozo è qualcosa che non si dovrebbe augurare neanche al vostro peggior nemico: ci vogliono ore intere per spostarsi in giro per l’isolotto che non arriva a 15 Km per il suo lato più lungo.

Detto questo, passiamo all’urbex. Gozo offre alcune chicche, ma oggi vi parlerò del primo posto in cui vi imbatterete andando verso la capitale Victoria. Alla pompa di benzina, di fianco alla Lidl, vi accorgerete di questo stabilimento abbandonato fatiscente.

Scavalcate pure sotto gli occhi di tutti. Ai gozitani non interessa nulla di quello che fate. Il luogo non ha gran fascino e sembrerebbe trattarsi di uno stabilimento abbandonato che usava sostanze chimiche. Per lo più vuota, con giusto un ufficio ricolmo di cartaccia ammuffita.

Unico scatto che vale davvero la pena di portare a casa è in una specie di corridoio esterno, caratterizzato da mura forate che lasciano entrare luce e rampicanti. Ma siamo solo all’inizio del nostro viaggio in giro per Gozo, quindi non demoralizzatevi e continuate a seguirci!

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.

Noi di Ascosi Lasciti, con l’esplorazione urbana, ci spingiamo in luoghi talvolta pericolosi, per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage.

Se questo stabilimento chimico abbandonato ha ‘aperto lo stomaco’ della vostra curiosità e alimentato la voglia di esplorare virtualmente insieme a noi altri luoghi abbandonati simili, ecco una ricca lista di archeologia industriale. Altrimenti cliccando qui si può esplorare virtualmente l’intera regione.

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