Ricordo quando, da ragazzino, durante una delle mie frequenti escursioni solitarie in mountain bike nella pineta che costeggia Milano Marittima, scorsi tra gli alberi una forma non meglio identificata che a prima vista pareva una navicella spaziale, e invece è un locale abbandonato.
Incuriosito deviai il mio percorso per andare a verificare cosa effettivamente fosse. Una scalinata consentiva la salita e la successiva discesa da un argine perfettamente circolare al cui interno vi era un laghetto artificiale con un reticolo di passerelle comunicanti tra loro. In quella più grande vi era situata una cupola, ma solo una volta giunto sotto di essa capii che si trattava una pista da ballo: non poteva essere altrimenti!
Una discoteca nel bel mezzo di una pineta: assolutamente affascinante, ma di certo non proprio comoda da raggiungere…
Perché proprio qui?
In quegli anni non c’erano gli smartphone con connessione dati e nemmeno la linea internet nelle località turistiche, per cui reperire informazioni non era così semplice come oggi.
Nei giorni successivi riuscii giusto a scoprire che il locale abbandonato si chiamava Woodpecker e che venne abbandonato nel 1975 a seguito di un incendio causato da un cortocircuito.
Fin da bambino ho trascorso le mie estati in quelle località marittime e tutti gli anni tornavo a fare visita al “mio” UFO, per trascorrere momenti di tranquillità e silenzio che solo un posto abbandonato può regalare.
Il Woodpecker è un luogo a cui sono molto legato, poiché ad esso sono vincolati diversi ricordi, come ad esempio quando partecipai ad uno dei tanti rave illegali che venivano organizzati lì di tanto in tanto.
Ricordo con affetto anche quella notte in cui tentai di fotografare l’eclissi lunare più lunga del secolo con la cupola in primo piano. Il risultato? Non troppo soddisfacente… Giudicate voi stessi!
Negli anni ’50 il Woodpecker era situato in centro a Milano Marittima. Questo locale abbandonato era un posto parecchio in voga nella movida, ma con l’aumento della popolarità crescevano a dismisura anche le lamentele degli abitanti stufi dall’alto volume della musica suonata fino a tarda notte.
I proprietari si videro costretti a spostare il locale abbandonato, decidendo di costruire nel bel mezzo del nulla una nuova futuristica discoteca lontana dalle zone residenziali. Per farvi capire quanto erano visionari vi era anche l’intenzione di fare nuotare nell’acqua dei coccodrilli… Sicuramente molto scenico, ma forse eccessivamente azzardata come idea!
Il “nuovo” Woodpecker venne inaugurato nel 1968, ma la sua storia non durò a lungo; infatti solo sette anni più tardi ci fu il terribile incendio che ne sancì la chiusura, così questa struttura aliena rimase abbandonata tra gli alberi per tanti anni. La cupola in vetroresina catturò l’attenzione di Blu (uno dei più famosi street artist a livello mondiale) che omaggiò l’interno della volta con una sua opera.
In epoca recente in questo locale abbandonato si sono svolti diversi eventi, autorizzati dal comune di Ravenna, come ad esempio festival musicali a cui ho preso parte.
Negli anni si sono susseguiti diversi progetti per la riqualificazione dell’area, ma nessuno è andato a buon fine. Soltanto ora pare che si stia muovendo qualcosa: nel 2019 una società si è aggiudicata il bando del Comune di Cervia per la riqualificazione e la rigenerazione del locale. L’area è stata ripulita e sono state smaltite le macerie che erano presenti, ma i lavori veri e propri avanzano a rilento anche a causa dell’assenza di elettricità e della difficoltà di raggiungere gli allacciamenti da una zona boschiva.
L’inaugurazione è prevista per il 2022 e da progetto non tornerà ad essere solamente una discoteca, ma un luogo multifunzionale e centro di esperienza dedicato all’espressione musicale, alla pratica artistica, allo svago culturale ed all’incontro informale con attività, iniziative, concerti e spettacoli, mostre ed esposizioni, degustazioni e tipicità, laboratori creativi, percorsi e natura.
Incrociamo le dita!
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Se questo locale abbandonato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di discoteche abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati dell’Emilia-Romagna?
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Classe ’84, nato e cresciuto nella provincia di Bologna. L’urbex, ovvero la riscoperta dei luoghi abbandonati, ha unito le sue due grandi passioni, quella dell’esplorazione e quella della fotografia. Membro fondatore del progetto “Tesori abbandonati”.