Il Red Zone, un club abbandonato che emise il suo primo vagito nel dicembre del 1989. In origine si chiamava Palladium e si ballava musica commerciale. Ben presto ci fu la svolta, si decise di andare controcorrente.
Stop alla musica commerciale che in quegli anni stava pian piano prendendo piede. Si decise di puntare su house ed elettronica. Mai scelta musicale fu più azzeccata.
Il Red Zone, con le sue 4 sale (tra cui anche un privè), divenne punto di riferimento per gli amanti di quei generi. Centinaia di giovani accorrevano nel club abbandonato da tutta Italia.
Complici la location, le coreografie, la travolgente musica suonata. Di dj ospiti e dj resident, ricordiamo dj Sauro e dj Ricky L che vi suonarono per 20 anni, il club abbandonato divenne una delle più famose e prestigiose location della vita notturna del centro Italia. Purtroppo il Red Zone chiuse nel 2015, dopo il fallimento della società che gestiva il locale. La discoteca è andata all’asta per ben 5 volte in pochi anni partendo da una base di 1 milione e 200 mila euro nel 2018 per finire a una base di 300 mila euro nell’estate del 2020.
Anche quest’ultima asta è andata deserta e la struttura permane nel suo stato di degrado e abbandono.
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Se questo club abbandonato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di discoteche abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati dell’Umbria?
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Da sempre affascinato dai luoghi abbandonati, iscritto all’Aternum Fotoamatori Abruzzesi e socio FIAF, Christian ha organizzato varie mostre a Pescara, presso il museo Archeologico Savini a Teramo, al museo Ex Aurum a Pescara, all’aeroporto di Pescara e allo Stripe and Architectural Festival a Fermo.