Chemiewerk Rüdersdorf è uno di quei luoghi che fa parte dell’immaginario urbex collettivo. Anche se è oramai ridotta ad uno scheletro, l’ex fabbrica chimica abbandonata attira esploratori da tutto il mondo da anni. Forse è l’enormità delle sue strutture, forse quel senso di mondo post-apocalittico che invade il visitatore, oppure i graffiti dell’artista plotpot KEN, ma per ogni amante dell’archeologia industriale è una meta obbligata.
L’area è ormai tanto conosciuta che la autorità hanno al momento rinunciato alla sua totale demolizione ma sta vivendo una seconda vita come location cinematografica per vari film, sia grandi produzioni di Hollywood, come “Il nemico alle porte”, “Monuments Men”, “Homeland” – “Caccia alla spia”, sia piccole produzioni locali tedesche come la band musicale Rammstein.
L’ex fabbrica chimica abbandonata ebbe le sue origini nell’anno 1900, quando la compagnia C.O. Wegener costruì il suo primo cementificio producendo cemento usando dei modernissimi forni rotanti. Durante il terzo reich, le autorità del partito nazionalsocialista presero immediatamente il controllo della fabbrica e oltre 2000 lavoratori forzati dovettero lavorare nelle cave di calce e nel cementificio, così come i prigionieri di guerra italiani, francesi e sovietici (che erano tenuti in un campo di concentramento nelle vicinanze). Il cementificio continuò a produrre cemento fino al 1944, quando passò a produrre bauxite sintetica. La bauxite fu usata per creare alluminio e l’industria bellica tedesca ne era affamata. La maggior parte degli edifici che sono rimasti in piedi oggi risalgono a quella fase di riconversione industriale.
Dopo la guerra Rüdersdorf venne occupato dall’Armata Rossa. A causa delle sue attrezzature tecniche all’avanguardia, l’impianto di allumina fu completamente smontato, persino le porte, le finestre e le grondaie furono inviate all’est.
Tutto cambiò nel 1949 quando i sovietici decisero di iniziare una produzione di fertilizzanti nei capannoni vuoti. Negli anni seguenti furono fatti grandi investimenti per la produzione di fosfato alimentare di alta qualità, denominato Rükana. La qualità del Rükana era così buona che la DDR lo usava per venderlo all’estero nei mercati occidentali.
Successivamente la riunificazione tedesca non portò fortuna all’ex fabbrica chimica abbandonata. I nuovi proprietari non avevano interesse a mantenere in attività il complesso e nel 1999 la produzione fu interrotta. Dopo che tutte le attività furono vendute, i macchinari smontati, tutto ciò che rimase furono le sale di produzione vuote degli anni ’40.
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Se questa fabbrica chimica abbandonata ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di fabbriche abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati della Germania?
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Fotografo, autore, amministratore IG di Ascosi Lasciti e punto di riferimento lombardo, assieme al gruppo di “manicomio fotografico”. La sua passione per la fotografia nacque con un regalo del nonno e dirottò prestissimo verso la passione sfrenata per l’esplorazione urbana, di cui oggi allestisce numerose mostre a tema.