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Cosa poteva mai nascondere quella grigia chiesa evangelica abbandonata dal campanile mozzo buttata li? Quasi troppo mastodontica rispetto le poche fattorie che la circondano fra le campagne polacche.
Entriamo da un buco nel muro aspettandoci una delusione.
E invece restiamo sorpresi.
La grande chiesa evangelica abbandonata, in totale stato di decadenza, sembra un immenso teatro, anzi un’ arena con due piani di balconi loggiati dalle tonalità arancioni e sopra di noi una cupola ellittica immensa color giada, nonostante le infiltrazioni d’acqua sembra reggere il peso del tempo e della storia. Dai buchi del tetto e dalle finestre in parte murate filtrano i raggi di sole in lunghi fasci di luce che donano un’ atmosfera surreale a questo luogo.
La chiesa evangelica abbandonata di Żeliszów nella Polonia sud-occidentale fu costruita nel 1796 dall’architetto Carl Gotthard Langhans, la cui opera più famosa é la Porta di Barandeburgo a Berlino. La chiesa a forma ellittica misura circa 20 x 30 metri e nel 1872 venne aggiunto un campanile su progetto dell’architetto Peter Gansel. Importante sapere che prima della Seconda Guerra Mondiale questa parte di territorio apparteneva alla Germania e non alla Polonia. Nonostante l’edificio si sia salvato dal conflitto porta la data dell’abbandono del 1945 quando cessò di svolgere la sua sacra funzione.
Nell’ovest e nel nord della Polonia, si possono ancora trovare chiese abbandonate e in rovina in vari luoghi. Sono spesso chiamati “post-evangelici” perché utilizzati dalle parrocchie evangeliche fino al 1945, poi cessate di esistere. Ma perché?
La Chiesa cattolica in Polonia fu colpita duramente dai nazisti. Fu soppressa in tutta la nazione perché era stata storicamente una dei sostenitori principali delle forze nazionaliste polacche che combattevano per l’indipendenza della Polonia e dalla dominazione straniera. In tutta la nazione furono chiusi tutti i monasteri, i conventi, i seminari, le scuole e altre istituzioni religiose. I tedeschi trattarono la Chiesa più aspramente nelle regioni annesse, e in quei luoghi chiusero sistematicamente i luoghi di culto; molti preti vennero uccisi, imprigionati o deportati al Governatorato Generale. Tra il 1939 e il 1945 circa 3.000 membri del clero cattolico polacco furono uccisi. Non fu risparmiato lo stesso destino neanche alle chiese evangeliche. Tutto il clero protestante della regione Slesia fu arrestato e inviato nei campi di morte.
Dopo quasi settant’anni di abbandono nel 2014 la Fondazione “Your Heritage” con sede a Varsavia ha deciso di riportare la chiesa evangelica abbandonata all’antico splendore. La struttura sarà utilizzata come un’arena multifunzionale per eventi culturali, concerti e film.

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.

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Se questa chiesa evangelica abbandonata ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di chiese abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati della Polonia?

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