Non sempre siamo noi a cercare spasmodicamente un luogo abbandonato… perchè spesso capita che sia lui a cercare te. E’ il caso di questa piccolo, anzi piccolissimo appartamento nel centro di un paese.
Lavorando in un pomeriggio di aprile mi capita di passare davanti ad una porta semichiusa e all’apparenza in discrete condizioni. Nonostante avessi molto lavoro da fare decido di provare ad aprirla pur non essendo certo che la casa fosse del tutto abbandonata. Ma sì sa, a volte bisogna avere un pizzico di coraggio per superare quel confine, e in ogni caso sapevo di non star facendo nulla di male. Mentre spingo la porta la prima cosa che mi balza agli occhi è un calendario che sembrava mi volesse avvisare che stavo entrando in un luogo congelato dal lontano gennaio 1996.
Mi è subito chiaro che sono di fronte a qualcosa di incredibile e rarissimo nella mia regione. Richiudo la porta alle mie spalle per non destare sospetti e in un attimo la vita di quel luogo sembra improvvisamente riaccendersi.
Quadri appesi ovunque, ragnatele, calamite sul frigo, un vecchio telecomando impolverato.
Tutto era li in quell’appartamento abbandonato, fermo, immobile.
Sulla destra un’altra piccola stanza richiama la mia attenzione, una camera da letto. Anche qui i quadri la fanno da padrone, e di sicuro chiunque l’avesse abitata era una persona molto religiosa. Uscendo dalla casa incrocio una signora del posto con cui scambio quattro chiacchiere, e mi racconta che quel luogo era appartenuto ad un’anziana donna ormai morta da anni. Vado via con la promessa di ritornarci con la mia reflex e con la sensazione un pò malinconica lasciatami da quel calendario all’ingresso, testimone dell’ultima presenza umana nel freddo gennaio del 1996.
Vincenzo Martinelli
Se questo appartamento abbandonato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di palazzi abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati della Basilicata?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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