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Questi macchinari abbandonati appartenevano a una cava abbandonata di ardesia, non più operativa dal 1995. Esplorare questa piccola officina così intatta, a dispetto dei molti anni di abbandono, è stato come fare un viaggio nel passato, nel periodo della prima rivoluzione industriale.

“Mai rinunciare, ritentarci sempre”. Quante volte nell’esplorazione urbana capita di percorrere molti chilometri per poi scoprire che il posto che si vorrebbe visitare non è accessibile? Inutile disperarsi.. fa parte del gioco. Piuttosto ci si organizza per una seconda visita. Ecco, per questa bellissima cava abbandonata è successo proprio così, e i chilometri percorsi, non erano proprio pochi essendo in Belgio. Il programma era di visitarla nel viaggio di andata verso Liegi ma al nostro arrivo lo spettacolo che ci troviamo di fronte è da film horror.. un grande escavatore è impegnato nella demolizione di tutta l’area! Fortunatamente ci sembra che l’edificio con i macchinari sia al momento salvo e decidiamo, riprogrammando il viaggio, di ritentare nel fine settimana sperando che almeno la domenica gli operai non lavorino. La fortuna ci assiste e alla successiva visita è tutto tranquillo, gli escavatori sono parcheggiati in attesa proprio adiacenti all’edificio che vogliamo visitare, mentre tutto intorno gli altri edifici sono ormai cumuli di macerie.

La cava abbandonata è molto antica, di fine Ottocento. Inizialmente il materiale veniva prelevato scavando a cielo aperto con mezzi rudimentali; successivamente dal 1918 è stato scavato un pozzo sotterraneo. Profonda 170 metri, produceva più di un milione di ardesie all’anno. L’ardesia era di colore grigio scuro, omogenea e di ottima qualità. Veniva utilizzata principalmente per la produzione di tegole. Nel 1995, la miniera ha chiuso e da allora è rimasta abbandonata. La piccola officina è stata anch’essa costruita con le scure pietre che venivano estratte, oggi decorate da verdi muschi e piantine. Il luogo conserva ancora tutto il suo fascino e molti macchinari sono incredibilmente ancora conservati al suo interno come se qualcuno li avesse curati durante questi anni di abbandono. Anche se il posto era molto piccolo è stata una bellissima esplorazione sia per l’atmosfera trasmessa sia per la sua particolarità. Non sappiamo se è stata solo fortuna oppure l’officina è stata risparmiata in vista in un futuro restauro.
Ovviamente noi speriamo per la seconda ipotesi.

Se questa cava abbandonata ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di miniere abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati del Belgio?

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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