In una delle nostre solite giornate esplorative, girovagando per le campagne e le valli umbre, trovo per puro caso questa bellissima villa cinquecentesca. La storia è molto interessante: si narra che in questa dimora, una nobildonna morì giustiziata a seguito di una condanna per omicidio. Alcuni anni dopo si scoprì che l’artefice del delitto non fu lei. Ma questa notizia non ebbe assolutamente la stessa rilevanza della prima, così la sua memoria non fu mai totalmente riabilitata.
Addentrandomi all’interno di questa splendida villa cinquecentesca abbandonata le sensazioni che provo sono molto contrastanti. Rimango esterrefatto dalla maestosità e della bellezza dell’edificio, antico ma allo stesso tempo arredato da mobili moderni, quasi come se si volesse cancellare ciò che era sciaguratamente accaduto in precedenza, e dimenticare velocemente la disgrazia.
Nell’aria aleggia un senso di inquietudine, come se il proprietario fosse scappato velocemente, lasciando fermo il tempo, chiudendo una semplice porta.
Procedendo nell’esplorazione di questo luogo incredibile, mi rendo conto che il maestoso palazzo fa perdere il senso dell’orientamento. Buio e pieno di stanze, nemmeno la torcia più potente può illuminare un’oscurità così profonda.
Arrivo ad una stanza che mi colpisce molto: il salone. Riesco facilmente ad immaginare i sontuosi banchetti che si sono consumati tra queste mura.
Ogni stanza o corridoio fa percepire qualcosa sia della famiglia originaria, che di chi negli anni e nei secoli successivi ci ha vissuto, ristrutturandola ed arredandola in modo diverso, ma pur sempre lasciando intatto quel sapore di antica nobiltà.
Finita l’esplorazione, mi appresto ad andarmene. Nel giardino mi colpisce una lapide con la scritta rovinata e incomprensibile. Lasciata così all’incuria e alle intemperie degli anni, sarà mai la tomba di quella povera nobildonna uccisa? Chissà, un giorno forse tornerò ad indagare.
Ascosi Lasciti Umbria
Testo: Guglielmo Salvetti
Foto: Valerio Fanelli
Se questa villa cinquecentesca ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di ville abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati dell’Umbria?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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