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Nel mezzo del nulla sorge questo castello dimenticato, protetto da sterpaglie, arbusti e rovi. Solo dopo aver lottato duramente contro la vegetazione incolta da anni di incuria riesco a scorgere la malconcia dimora abbandonata meta della mia esplorazione.
Una volta attraversato il parco, mi accoglie un magnifico porticato affrescato, immerso nella cornice di un foliage di colori autunnali. 

Entro. Subito mi rendo conto, che ormai sono lontani i giorni in cui queste stanze erano piene di vita, ora solo il silenzio si fa spazio tra queste mura malandate.

La prima stanza in cui mi imbatto è una spaziosa ed elegante sala da pranzo, a fianco della stessa, una particolare camera con antiche vetrinette che ospitano al loro interno una curiosa collezione di pietre e minerali oltre a decine di faldoni e documenti sparsi ovunque.

Dopo un lungo susseguirsi di stanze vuote, probabilmente ambienti di servizio, mi ritrovo in un elegante salottino da tè, decorato da graziosi stucchi sulla volta del soffitto, porte in legno e carte da parati cadenti, le quali lasciano intravedere gli antichi affreschi sottostanti; il tutto completato da fini divanetti e poltroncine di un elegante color ceruleo e alcuni ritratti. Chissà quanti discorsi e gossip, tra signore davanti a una fumante tazza di earl grey e canapè, si sono consumati intorno a quel tavolino. 

Questo elegante salottino negli ultimi tempi, come raccontatomi da un esploratore che mi ha preceduto nella visita, è stata l’umile e curiosa tana di una famiglia di conigli! Ma durante la mia visita non ne ho più trovato alcuna traccia.

Una volta raggiunto il piano superiore del castello dimenticato, la stanza che mi colpisce di più è una grande libreria con scaffali alti fino al soffitto, ancora ricolmi di libri. Si percepisce che gli abitanti della dimora fossero studiosi e molto acculturati, purtroppo ormai tutti questi volumi non vedono la luce del giorno da decenni e sono solo divorati dall’umidità e dal tempo. Si susseguono alcune camere da letto di cui una, probabilmente la padronale in quanto più ampia e preceduta da un piccolo guardaroba, completamente collassato su se stesso.
Un’ altra stanza degna di nota ospita un enorme e malandato divano circolare.

Tra la polvere e le ragnatele ancora mi sembra di vedere le ombre e il vociare dei domestici che preparavano gli abiti per i loro signori e aprivano le finestre di prima mattina o attizzavano i caminetti nelle fredde giornate invernali.
Nella speranza che un giorno arrivi qualcuno a salvare e riportare alla vita questa meravigliosa dimora, pur mantenendone la sua eleganza, la abbandono a mia volta, lasciandomi alle spalle questo scrigno di ricordi dimenticati.

Se questo castello dimenticato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di castelli abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati d’Italia?

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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