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Vorresti esplorare un posto abbandonato? Lo hai già fatto e ne cerchi altri? Vuoi imparare a muoverti con maggiore sicurezza e consapevolezza in questa appassionante attività “semi-estrema”?

Prima di rispondere a queste domande vogliamo consigliarvi fortemente, trattandosi di attività molto pericolose e al confine della legalità, di desistere e godervi le testimonianze di chi segue questa disciplina già da molti anni. Puoi anche unirti a visite guidate, sicure dal punto di vista legale e della sicurezza, che offrono alcune associazioni per i loro tesserati, come l’omonima associazione Ascosi Lasciti.
In nessun modo si incentivare o promuovere reati di violazione di domicilio, furto o danni a cose o a terzi.

Ecco le 10 + 1 regole essenziali per un’esplorazione urbana: la Guida Urbex definitiva.
Ma prima di elencarti i punti della guida urbex definitiva, puoi trovare risposta da una domanda basilare: come nascono i posti abbandonati? Fai click per saperne di più.

Ed ora veniamo ai 10 + 1 punti della guida urbex definitiva, per una esplorazione più consapevole.
Un’altra breve premesse: trattandosi di una disciplina non ancora “riconosciuta e regolamentata” quelle che andiamo a mostrarvi non sono “regole” nel senso stretto del termine. Trattasi più di consigli, raccomandazioni e presupposti etici.
Veniamo finalmente ai 10 + 1 punti della nostra guida urbex:

0) Indaga il territorio, se puoi, non i social network

Tieni sempre a mente che l’esplorazione urbana è tale se si compie di persona sul territorio. Impegnati quindi a cercare nelle prossimità del luogo in cui vivi, con attenzione e dedizione, piuttosto che lasciarti stregare dalle mille foto che vedrai online sui vari gruppi a tema. L’urbex è l’esperienza della scoperta attraverso l’esplorazione del territorio, e non solo l’esplorazione in sé del luogo abbandonato.
Come ricorderemo più avanti, esiste una sorta di codice etico-morale a cui ogni buon esploratore dovrebbe attenersi. Si sconsiglia quindi “scambiare coordinate geografiche” con altri appassionati. Concentrati sulla tua area geografica. Vivi l’esperienza in pieno. Resterai stupefatto di quanta roba ci sia a due passi da casa tua.

 

1) Pianifica la tua esplorazione
Non lasciare nulla al caso. Una volta individuato un luogo, cerca informazioni su internet, chiedi consigli a qualche amico che magari ha già visitato la struttura o per lo meno fai un bel sopralluogo prima della visita interna. Se pensi che nessuno prima di te sia entrato in quel posto, verifica effettivamente se le tue sensazioni corrispondano alla realtà: oltre ai segni visibili dell’abbandono, vai in un bar e chiedi alle persone locali, controlla se durante la notte ci siano luci accese. Non è raro ricredersi circa le condizioni di un immobile: ad un primo aspetto può sembrare inabitabile, e dunque abbandonato, per poi ospitare ancora i proprietari, magari molto anziani o particolarmente disattenti alla manutenzione. Come capire se un luogo sia davvero abbandonato? Qui alcuni validi consigli di approfondimento sul tema.
Dopodiché individua un buon punto di ingresso, ricordandoti sempre di non spaccare nulla per entrare, altrimenti si configura il reato penale di scasso, e verifica anche da Google Maps o Earth come appare l’area dal satellite per farti una idea di cosa hai intorno. Più fai ricerca e pianifichi, meno avrai di che preoccuparti durante l’esplorazione.
Se non sai proprio da dove partire, ecco qui un tutorial su come trovare “nuovi” luoghi abbandonati.

2) Non esplorare da solo
Questa è una raccomandazione fondamentale della nostra guida urbex: portati dietro sempre un’altra persona. Perché? Se fossi aggredito da qualcuno o se accadesse un incidente e non riuscissi a chiamare aiuto, potrai contare su una spalla. Se non ci fosse nessuno che possa accompagnarti, ricorda almeno di condividere la tua geolocalizzazione con un amico.
Una o due persone al seguito: questo è il numero ideale. Limita il tuo gruppo. Un insieme troppo grande di esploratori nello stesso edificio può risultare seriamente pericoloso per la stabilità strutturale dei pavimenti. Immagina un malconcio solaio con infiltrazioni o già danneggiato dal terremoto. Potrebbe sopportare il triplo o il quadruplo del tuo peso?
Inoltre spostarsi in più di due può dare nell’occhio, crea molto rumore e raddoppia la possibilità di essere colti in fallo.
In luoghi dove il rischio di incontri indesiderati è alto, può essere vero l’opposto: meglio muoversi numerosi. Pondera ogni situazione.

3) Evita di portare con te oggetti compromettenti
Potrebbero essere considerati strumenti di scasso o “armi bianche”. Banalmente, gli unici oggetti che potresti sfruttare per difesa personale, senza rischiare eccessivamente, sono un ramo raccolto sul luogo, oppure il cavalletto della macchina fotografica.
Se vieni trovato dalle forze dell’ordine con altri oggetti, rischi una bella accusa di effrazione con scasso oppure tentato furto. Per un approfondimento sul problema della Legalità nell’Urbex, leggi l’articolo che abbiamo dedicato a questo tema.

4) Se hai capito cosa evitare, ecco cosa portare
La torcia elettrica sarebbe preferibile all’app torcia del telefono, sia perché il fascio di luce è meno diffuso e più direzionabile sia perché non va a scaricare la batteria dello smartphone, potenzialmente indispensabile per chiamare aiuto. Batterie extra? Se possibile, sì, specialmente se si decide di stare fuori tutto il giorno. Doppia pila per la reflex, per il cellulare e per la luce. Kit di pronto soccorso, almeno in auto. Cibo, acqua, uno zaino resistente e il cavalletto.
Non dimenticare mai di indossare una maschera anti-polvere: molte strutture fatiscenti hanno un’aria umida e torbida che può causare nausea e può portare a malessere o svenimenti. Nei casi peggiori, con amianto o sostanze chimiche industriali, si rischia seriamente la salute. Non sottovalutare questo passaggio.
Indossa guanti e indumenti resistenti, ma comodi e adatti a clima, temperatura e stagione.
Per evitare tagli e graffi, o ferite profonde con il conseguente rischio di tetano, indossa sempre un paio di scarponcini con suola spessa, adatti a camminare su pavimenti e terreni accidentati. Ricordati di non toccarti mai il viso, la bocca e gli occhi, prima di esserti disinfettato. Roditori, insetti e piccioni portano malattie anche gravi. Consiglio fondamentale e spesso trascurato: spalmati l’antizecca e il repellente per insetti sulle zone scoperte. Se vuoi approfondire, leggi il nostro articolo completo “guida all’equipaggiamento urbex”.

5) Come muoversi una volta dentro
Non perdersi in ambienti grandi è la priorità. Cerca una piantina dell’edificio, online oppure sul posto, e segnati, mentalmente o lasciando piccole tracce, i vani che hai già attraversato.
Non farti scoprire ha la stessa importanza del primo punto. Muoviti sempre lontano dalle finestre e fai meno rumore possibile. Se vieni visto dal custode o da aventi funzione, è consigliato sempre collaborare, tenendo bene a mente che nessuno di loro può toccarti, trattenerti fisicamente o intimarti a consegnare telefono o macchina fotografica. Possono solo fotografarti e chiamare le forze dell’ordine. Nel caso dell’arrivo di agenti NON SCAPPARE. Stai sul posto e indica le tue intenzioni: spesso è sufficiente a far capire le circostanze, cavandotela senza essere portato in caserma per accertamenti. In caso potrebbero essere contattati i proprietari, se reperibili, che potranno, volendo, sporgere denuncia. Ipotesi remota ma non impossibile.
Abbiamo enunciato alcuni dei principali pericoli possibili dentro un luogo abbandonato, che non finiscono qui. Puoi approfondirli nella guida dei maggiori rischi dell’urbex.

6) Luce o buio?
Esplorare di giorno è più sicuro: se fosse buio dovresti fare affidamento sulla luce di una torcia, con una visione limitata attorno a te. È caldamente consigliato andare nel corso della giornata. Vero: alcuni luoghi sono bui anche in pieno giorno, poiché totalmente chiusi o perché posti sotto terra. Esistono sistemi per muoversi anche in queste condizioni svantaggiose. E addirittura fare buone foto…
eh si, fotografare! Non sarebbe sbagliato considerare quel suggerimento dato dall’amico fotoamatore: impara le regole base della fotografia, per dare maggiore valore ai luoghi che esplori. Altro consiglio “en passant”: a meno che non ci siano esigenza particolari, tieni gli scatti per te e non condividerli online. Vuoi approfondire meglio questo capitolo. Ecco una guida rapida per la fotografia urbex.

7) Fai un bel respiro ed entra: attento a dove metti i piedi!
Come già accennato, cerca di evitare di fare rumore mentre esplori. Non toccare o spostare le cose inutilmente, in particolare i componenti strutturali, di sostegno, per la tua incolumità. Evita di spostare anche piccole suppellettili. Potrebbe essere compromettente se fossi scoperto mentre fai questo tipo di operazioni.
Ancora più importante: sempre occhio a dove fai il prossimo passo, cadere in un buco nel pavimento potrebbe essere molto doloroso se non letale. Se prima abbiamo consigliato di spostarti lontano dalle finestre, ora aggiungiamo: evita il centro delle stanze. Cammina lungo i muri portanti, tenendo la distanza di qualche metro dal tuo eventuale compagno.
Tra le parti meno sicure dal punto di vista strutturale ci sono le scale e il tetto. Meglio evitarle se non sei certo al 100%.

8) Occhio ai senza tetto e agli ospiti indesiderati
Appartamenti, ex fabbriche, ospedali: può capitare di imbattersi in qualcuno che vive in questi edifici abbandonati per ripararsi. I senzatetto non rappresentano quasi mai un brutto incontro, bisogna dirlo, anzi: ci è capitato spesso di parlarci e conoscere alcuni dettagli affascinanti, sia del luogo in cui dormivano, che della loro vita privata; in alcuni casi ci hanno dato preziosi consigli su come muoverci meglio per evitare di farci male o smarrirci.
Tuttavia, alcuni di loro potrebbero avere problemi di dipendenza da droga o alcool, soffrire di problemi mentali o essere profughi irregolari.
Se vedi un abusivo meglio uscire restando fuori da possibili guai e tornare successivamente con un gruppo più numeroso di amici al seguito.
Verifica sempre di avere una o più vie di fuga, prima di entrare in un vano.

9) Rispetta i luoghi abbandonati che visiti
Ricorda del motto: “porta a casa solo foto, lascia solo impronte”.
Se porti via oggetti o rompi qualcosa, stai danneggiando il luogo, la sua memoria e lo stai rovinando per i futuri esploratori, oltre a commettere un illecito. Gli esploratori urbex non sono criminali. E diceva un tale: “per essere al di sopra di ogni sospetto, non bisogna solo sembrare buone persone, serve esserle davvero”.
Comportati bene in tutto: vedrai ti sentirai più appagato e tranquillo, anche nell’eventualità di essere scoperto dentro.
A tal proposito leggi il nostro articolo “Guida etica dell’ urbex“.

10) Tieni sempre in considerazione… la testa!
Tieni i 9 punti bene a mente!
Ma la testa, oltre che contenitore mnemonico, è anche un comodo supporto per la torcia frontale. E quest’ultima può essere impiegata per lasciare più libere le mani, per protezione o per spostarsi più agilmente.
Nonostante ciò, gli arti superiori possono non essere sufficienti a proteggersi da eventuali cadute di materiali dal soffitto. Ecco quindi che consigliamo, quantomeno di tenere in considerazione, l’ipotesi di un casco di sicurezza. Non sottovalutarlo: la testa è il punto più delicato ed esposto a questo tipo di rischi. Vero, non è il massimo della comodità, ma è sicuramente una buona idea per un’esplorazione più serena.
Calcinacci, vetri, pezzi di soffitto o di piani superiori possono caderti addosso prima che tu te ne accorga.
Il casco diventa poi fondamentale in specifiche circostanze, o quando ti convinci di voler fare qualcosa di più estremo, ad esempio la speleologia urbana (approfondisci qui per sapere di cosa si tratti e come affrontarla).

Se ti è piaciuto leggere questa guida urbex definitiva su come cercare ed esplorare gli edifici abbandonati ecco una lista di articoli sulle curiosità del mondo urbex.

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
Noi di Ascosi Lasciti ci spingiamo in luoghi pericolosi o inagibili per poterli raccontare. Come sempre, raccomandiamo di NON VISITARLI, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage. Per poter prendere parte attiva senza rischi a questa missione, iscriviti nostro gruppo, oppure, se l’impegno che vuoi prestare è maggiore, supportaci e tesserati alla nostra associazione. Potrai beneficiare di contenuti esclusivi e materiale inedito.

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Foto del nostro autore Valerio Fanelli

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