Tra i nostri giri in Friuli Venezia Giulia la visita a questo bowling dismesso è stata sicuramente una delle più interessanti. Situato a pochi chilometri da una località turistica molto conosciuta, ci è apparso subito, già dalla strada, come un edificio divorato dal tempo, dai vandali e dagli agenti atmosferici. Dalla strada vicina, fino a qualche anno fa, si notava ancora la scritta semi-nascosta dagli alberi e poi l’entrata principale. Lateralmente, verso i campi che circondano il fabbricato, due enormi fori, forse una volta erano grandi portoni o uscite d’emergenza, che ora non esistono più.
L’impressione è che sia passato un tornado e che abbia spazzato tutto, a partire da porte, finestre e poi arredi e suppellettili.
Pioggia e vento, entrando continuamente, hanno compromesso quel poco che restava dopo anni di oblio. Il controsoffitto in alcuni punti è crollato, le piste del bowling sono state completamente smantellate, anche se restano alcuni pezzi della macchina che doveva riportare in superficie le pesanti palle per giocare. Spuntano ancora parecchie scarpe, quasi tutte ricoperte da immondizie o mangiate dai topi, che scorrazzano indisturbati. Pure i birilli sono tutti rotti, lanciati anche all’esterno della struttura, da chi forse si è divertito a dare il colpo di grazia a un locale già da tempo compromesso. Tutto attorno ecco i resti di un divertimento andato.
Su questo locale da bowling dismesso si trovano poche informazioni. Alcuni articoli del 2011 e 2012 segnalano già il locale come “abbandonato da molti anni”, probabilmente dai primi del 2000, osservando anche alcuni menù che spuntano tra le immondizie. Abbiamo chiesto qualche notizia a un ristorante poco lontano, ma i ricordi sono frammentari, confusi, segno che, probabilmente, tanti hanno dimenticato ormai qualsiasi tipo di attività svolta qui.
Diamo un’occhiata con più attenzione alla marea di rifiuti a terra e capiamo che non si trattava solo di un bowling, ma come spesso accade in questi casi di una vera e propria sala giochi, che doveva avere anche ping pong, biliardi e altri intrattenimenti, come mostrano alcuni cartelli che indicavano le singole attrazioni. Qui si poteva anche mangiare e bere, tra tavoli, sedie ormai a pezzi e divanetti, con un ampio bancone, dove si vede ancora la lista di bevande ormai stinta e consumata, insieme alle pubblicità di noti marchi di gelati confezionati. Verso l’entrata principale i vandali hanno distrutto armadi e mobili, forse alla ricerca di qualche bene di valore, in aggiunta a poltrone tagliate e ribaltate, mentre nei bagni i sanitari sono stati strappati dai muri.
Gli oggetti che più ci affascinano in assoluto sono le scarpe e ciò che resta di birilli e palle. Forse quando tutto è stato abbandonato erano presenti in quantità maggiore e soprattutto in condizioni migliori. Come mai lasciarli qui? C’è anche una specie di registratore di cassa o segnapunti, difficile capire esattamente la sua funzione.
Tra le curiosità anche un sandalo di donna, con il tacco, appoggiato sopra un muretto e alcune paia di scarpette da danza o ginnastica, gettate sul pavimento. Ci sono anche segni piuttosto evidenti che qualcuno in questo luogo ha dormito. Abiti dismessi, altre scarpe (non da bowling), scatole di cibo, qualche cartone di pizza e oggetti d’uso quotidiano.
All’inizio delle piste resta una palla, rotta, solitaria, come se aspettasse l’arrivo di un giocatore pronto a lanciarla sulle ormai inesistenti piste, che restano soltanto un lontano ricordo di serate spensierate.
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Se questo bowling dismesso ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di locali abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati del Friuli Venezia-Giulia?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Un trio di amici e professionisti in diversi settori: Micol ed Emilio, giornalisti, e Giada, fotografa. Ad unirli, la passione per la scoperta e la documentazione dei luoghi abbandonati a Trieste soprattutto, ma anche in altre zone del Friuli Venezia Giulia.