Percorrendo la strada che costeggia uno dei laghi più belli del trentino, quasi nascosto in mezzo alla vegetazione, si scorge lo scheletro metallico dell’Hotel Le Terrazze.
L’albergo era dotato di una quarantina di camere da letto, disposte su 3 piani per oltre 2.000 metri quadrati coperti, a cui si aggiungevano quasi 900 mq di terrazzamenti e 90 mq circa a verande coperte; disponeva anche di un piazzale enorme di quasi 1000 mq ed un giardino ancor più grande.
Numerosi i servizi offerti all’epoca, come ad esempio la piscina coperta, una sauna e ampie terrazze utilizzate come solarium. L’ingresso era ”ornato” da cartoline storiche e cartacce sparse ovunque; da esso si sviluppavano la reception, piena di giornali, documenti e graffiti, la hall e altri ambienti che meritano d’esser menzionati: il bar con vista sul lago, utilizzato per il servizio colazioni e ristorazione, le cucine e le camere, in cui non resta che poca roba: materassi, coperte, telefoni.
In una stanza centrale ci si imbatte in un lettino abbronzante, uno dei pezzi forti della struttura, simbolo di un benessere che ha segnato per sempre quegli anni. All’ultimo piano, ad attenderci le ultime attrazioni: una piscina coperta dalle discrete dimensioni, una vasca idromassaggio ed una sauna finlandese. Purtroppo la scalinata che conduceva ad un campo da tennis, posto sul tetto e che avrebbe concluso egregiamente l’esplorazione, era impraticabile in quanto totalmente divorata dalla natura, pertanto il compito è spettato ad un grazioso giardino.
Il complesso è proprietà di un privato che lo acquistò all’asta. Il comune di appartenenza aveva rilasciato una concessione ad edificare nel marzo del 1978, data in cui ebbero inizio i lavori di costruzione. La storia di questa struttura è abbastanza recente, difatti chiuse i battenti il 27 gennaio 2005 in seguito al fallimento della società che lo gestiva: da allora è tutto rimasto fermo, a parte la natura che poco alla volta se ne sta impadronendo.
Foto e testo: Mattia Deavi
Se questo albergo diroccato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di altri hotel abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati del Trentino Alto Adige?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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