Chi cerca trova.
Questa regola è sempre valida, anche se ormai la ricerca avviene principalmente online.
Ma noi di Ascosi Lasciti Marche siamo vecchio stile e preferiamo sempre il vecchio metodo della caccia al tesoro dal vivo.
Questo laboratorio abbandonato è molto particolare, quasi unico, possiamo affermare tranquillamente che di posti così se ne trovano in media uno ogni lustro. Che poi, oltre a trovarlo, bisogna anche capire come entrarci, e purtroppo in questo caso, è proprio la parte più complessa: una vecchia villetta incastonata nel caos e nel viavai del centro abitato, circondata da case e condomini abitati tutt’intorno. Tre sopralluoghi solamente per capire come poter ipotizzare un ingresso, e nonostante da fuori non promettesse chissà cosa, un qualcosa, diciamo istinto, ci spingeva a continuare a dedicarle del tempo.
Alla fine l’ingegno, ma soprattutto l’incoscienza, ha la meglio e si entra nella dimora con il laboratorio abbandonato.
Immaginate la delusione quando, entrando, abbiamo scoperto degli interni completamente vuoti, spogli, anonimi, nulla di nulla, nemmeno una prospettiva o un gioco di luci. Piano terra e due piani superiori completamente infotografabili in quanto privi di tutto.
Ci rimaneva di scendere dalla piccola scala che ipoteticamente conduce alle cantine, e anche lì non è che ci immaginavamo chissà cosa, oltre alle solite volte strette, e il corridoio che terminava in un terrapieno; roba già vista centinaia di volte.
Eppure…
Eppure, non si trattava delle cantine ma di un seminterrato totalmente diverso da tutto quello che avevo visto fino a pochi minuti prima.
Sculture e bassorilievi appoggiati a tavoli o appesi alle pareti, carteggi e disegni geometrici.
Ma questo fu giusto un assaggio di ciò che avremmo trovato di lì a poco.
Mentre non credevamo ai nostri occhi e ci attrezzavamo per fotografare, mi accorgo di una porticina in legno, la quale una volta aperta conduce in una specie di magazzino.
Finalmente ecco il tesoro! Una stanza enorme, piena zeppa di sculture, oggetti per scolpire, prove, stampi, eccetera.
Eravamo nello studio di uno scultore. Solo successivamente abbiamo scoperto come questo artista, scomparso a cavallo degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, sia stato uno dei più famosi della zona; tra l’altro alcune sue sculture sono presenti e visibili in vari luoghi pubblici.
Il suo nome? Sapete che per fini di tutela e privacy spesso preferiamo non dirlo. Godetevi però le foto di ciò che resta, con un pizzico di meraviglia e una lacrima di tristezza per la triste sorte di questo piccolo patrimonio.
Se questo laboratorio abbandonato rinvenuto nei sotterranei di un’abitazione ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di ville abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati delle Marche?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
I luoghi che noi di Ascosi Lasciti esploriamo e documentiamo, seppure omettendone volutamente alcune informazioni a fini di tutela, spesso risultano pericolosi o inagibili: raccomandiamo di NON VISITARLI autonomamente, ma di seguirci solo attraverso i nostri reportage. Per prendere parte attiva senza rischi a questa missione, iscriviti al nostro gruppo, oppure, se l’impegno che vuoi prestare è maggiore, supporta l’associazione omonima tesserandoti. Potrai beneficiare di contenuti esclusivi e materiale inedito.
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Il progetto Ascosi Lasciti nasce nel 2010, tra i primi in Italia a dedicarsi al tema dell’abbandono di infrastrutture, trattato in tutti gli aspetti. Si sviluppa grazie al lavoro di squadra di un team ramificato sul territorio, fino al 2020, anno in nasce l’omonima associazione culturale. Il collante di tutto? L’amore per l’urbex, la riscoperta di luoghi dimenticati.