Oggi esploriamo un castello abbandonato costruito nel medioevo dalla storia densa di accadimenti.
La speranza risorge gloriosa dalle ceneri dei sogni infranti. E le fenici, quando arriva il momento di morire, prendono fuoco… e rinascono dalle loro stesse ceneri.
Quando si é in tour le giornate non sono mai lunghe abbastanza e quindi bisogna sfruttarle molto bene finché c’é luce.
L’ultima tappa della giornata e forse la più emozionante di questo tour francese. Parcheggiamo la nostra auto nella piazzetta di un piccolissimo villaggio ai piedi delle mura di un possente castello medievale. È lui il protagonista, con le sue grandi torri merlate e le spesse mura di pietra.
Coraggiose edere s’arrampicano sulle pareti antiche e qua e là qualche cornicione è già crollato. Gli interni del castello abbandonato non deludono, é un susseguirsi di saloni immensi dai colori e decori sgargianti. Nel gran salone, oltre ad un imponente camino di pietra lavorata, troviamo una monumentale lastra di marmo di Carrara scolpita in altorilievo e rappresentante una scena di battaglia con un cavallo a dimensione naturale cavalcato dal potente marchese, che fece di queste mura la sua dimora.
Il cavallo di marmo é così realistico che sembra uscire al galoppo dalla parete. Mai visto nulla di simile! Notiamo anche la presenza quasi ossessiva della raffigurazione della fenice, su stemmi e dipinti. Presto l’architrave di un camino affrescato ci rivelerà parte della sua storia.
Costruito nel 1303 come fortezza difensiva. Nel 1510 vennero abbattute parti delle fortificazioni ed erette varie torri. Nel XVIII secolo fu costruito per il conte e la contessa un edificio ad uso residenziale, denominato “l’ala della contessa”.
Nel corso dell’Ottocento il castello assunse la forma attuale e nel 1853 fu innalzata la grande torre circolare, detta “Torre della Vergine”, per la sua statua collocata sul tetto.
Un incendio provocato dal malfunzionamento di un camino devastò il castello l’11 gennaio 1888. Fu ricostruito in tempo record; meno di due anni da un centinaio di operai sotto la cura del marchese. A questo periodo risale la torre quadrata, detta anche di avvistamento. Come una fenice, il castello rinacque dalle sue ceneri ancora più bello di prima. Infatti l’architrave del camino con i due affreschi raffiguranti le rovine del castello bruciato e il castello rinato cita le iscrizioni: “Le feu me ronge 1888, je renais de mes cendres 1889”
Nel ‘900 il comfort (illuminazione, riscaldamento, acqua corrente) arrivò al castello e al borgo.
Nel frattempo scorgiamo, forse, un’altra torre?
Sarà quella del millennio, costruita nel 1926 per commemorare i 1000 anni del cognome della casata.
Il castello si estende su 3 livelli di 600 mq, più un seminterrato, sfruttando la pendenza del terreno. La proprietà si estende per 40 ettari, compreso un parco di 7 ettari. Il castello abbandonato ospitò, dal giugno 1940 alla primavera del 1941, reperti provenienti dal dipartimento di egittologia del Museo del Louvre, per tenerli lontani e al sicuro dagli occupanti tedeschi.
L’ultimo marchese, senza discendenti, vendette il castello nel 1959. Successivamente fu trasformato in una casa di cura.
L’attuale proprietario è inglese e da decenni lo ha lasciato a un triste declino, conclusosi nell’abbandono . Un’associazione locale si batte per il restauro di questo castello abbandonato, intriso di storia, testimone della vita di una famiglia numerosa.
Dopo la visita degli interni dell’edificio percorriamo la scala a chiocciola che conduce al tetto dalla Torre della Vergine. Il panorama é mozzafiato, fra i tetti e le torri del grande maniero, si vedono il piccolo borgo e tutte le campagne circostanti baciate del sole dorato radente della sera.
Con il vento tra i capelli ci lasciamo emozionare da questo momento magico e sembra che tutte le fatiche della giornata siano sparite. Non ci resta che far volare il drone del mio amico per delle riprese fantastiche (che troverete a fine articolo). Lasciamo l’edificio con la speranza che possa risorgere nuovamente dalle ceneri dell’oblio come una magnifica fenice.
-La foto d’epoca risale al 1910
Se questo castello abbandonato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di castelli abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente altri luoghi abbandonati della Francia?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Classe ’87 e svizzero, Jonathan è uno tra i più famosi autori nel campo “Urbex” e tra i più attivi nel progetto Ascosi Lasciti.
Attratto dalla storia, dalla bellezza estetica, dall’architettura, ha visitato edifici abbandonati in tutta europa.