

Ecco tutte le biblioteche chiuse e abbandonate ritrovate nel Mondo dal team di Ascosi Lasciti, che praticano urbex e la fotografia nei luoghi abbandonati.
La voce è composta di due parole greche: βιβλίον (biblíon, “libro”, “opera”) e θήκη (théke, “scrigno”, “ripostiglio”).
Il termine βιβλίον (biblíon) differisce da βίβλος (bíblos). Βίβλος era il nome dato alla corteccia interna del papiro (βύβλος, býblos), e visto che questo materiale era usato come supporto per la scrittura, in epoca attica la parola βίβλος divenne, per estensione, sinonimo di “libro”. Anche Βιβλίον nasce come identificativo della “carta” o della “lettera” su cui si scrive, ma presto tende a diventare sinonimo non solo di “libro scritto”, bensì di “opera letteraria”, di vero e proprio contenuto di cui il libro è mero contenitore.
Mentre nel greco moderno esiste la parola βιβλιοθήκη (vivliothikì, nella pronuncia itacista), non ve n’è traccia nel greco classico. È attestata però la voce βιβλιοφυλάκιον (bibliofylákion) con il significato di “deposito di libri”, “archivio di libri”. Dione Crisostomo, nel I secolo d.C., dà alla stessa parola βιβλίον il valore di “biblioteca”.
In inglese si usa la parola library derivata dal latino liber, libro.
Classificazione
Fonte: Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza dell’informazione, Milano 1985.
Biblioteca statale: biblioteca creata dallo Stato, da cui dipende. In molti Paesi, tra cui l’Italia, sono classificate come biblioteche statali le tre tipologie seguenti:
Biblioteche nazionali: biblioteche pubbliche che svolgono funzioni di particolare importanza in materia di catalogazione e organizzazione dei servizi bibliografici di un Paese. In ogni nazione è lo Stato che designa le biblioteche che svolgono questo particolare ruolo. Alcune di esse hanno il compito di conservare la produzione libraria e periodica nazionale per diritto di stampa[2];
Biblioteche universitarie;
Biblioteche annesse ai monumenti nazionali.
Biblioteca associata: biblioteca che fa parte di un sistema bibliotecario ma conserva autonomia gestionale e amministrativa.
Biblioteca privata: raccolta libraria sostenuta da fondi privati con accesso pubblico (in alcuni casi l’accesso è riservato ai dipendenti di una società o ai membri di un’organizzazione);
Biblioteche abbandonate: