

Ad eccezione del Cimitero abbandonato di Sant’Orsola a Palermo, progettato come complesso a sé stante e che rappresenta il primo cimitero aperto a tutte le classi sociali in Europa, fino all’epoca della Rivoluzione francese la grande maggioranza dei morti era seppellita in fosse comuni, ed esistevano luoghi esterni al perimetro cittadino in cui inserire i morti singolarmente e consentendo la personalizzazione del luogo di sepoltura sia per motivi affettivi, sia per motivi igienici, anche se fin dai tempi dei primi cristiani si diffuse l’idea di dedicare uno spazio ai morti, dapprima nelle catacombe e successivamente sotto il pavimento delle chiese, e dal Medioevo attorno alle strutture religiose stesse.[1] Questi cimiteri esterni dei cristiani sono tuttora designati con il termine camposanto,[2] in ragione del fatto che prima di essere posti in uso venivano e vengono benedetti.
Nella storia dell’umanità le prime sepolture preistoriche risalgono all’uomo di Neandertal, nel tardo paleolitico. In archeologia i luoghi di sepoltura presso le antiche civiltà si chiamano necropoli che, dal greco antico, significa “città dei morti”.[3]
Nel Regno di Sicilia, a Palermo, fu edificato il primo cimitero pubblico moderno le cui caratteristiche si riscontrano successivamente con l’Editto di Saint Cloud del 1804 di Napoleone Bonaparte; successivamente esteso all’Italia nel 1806, prescrisse di seppellire i cadaveri in cimiteri lontani dall’abitato (per motivi igienico-sanitari) e di ornare tutte le tombe con lo stesso tipo di lapide, negando ai morti il loro nome, in omaggio agli ideali egualitari della Rivoluzione francese.
Nei cimiteri si possono trovare sia il famedio, sia il cenotafio. Il primo è un tempietto riservato alla sepoltura di personaggi illustri di una città e il secondo è un monumento funebre vuoto, innalzato per un personaggio illustre sepolto altrove o i cui resti andarono dispersi. Esistono poi i grandi cimiteri militari o sacrari; notevoli soprattutto quelli relativi alla prima guerra mondiale[4] e alla seconda guerra mondiale[5]. In varie città si trovano cimiteri monumentali con tombe di personaggi famosi, come il Cimitero abbandonato monumentale di Milano, il cimitero acattolico di Roma, il Cimitero abbandonato monumentale di Staglieno a Genova, il Cimitero monumentale di Messina. Importanza storica notevole ha il Camposanto monumentale di Pisa. Celebri sono il cimitero del Père-Lachaise a Parigi, dove si trovano sepolti vari personaggi famosi e il Cimitero nazionale abbandonato di Arlington presso Washington, cimitero militare simbolo del patriottismo statunitense. Alcune grandi chiese contengono vaste sepolture di regnanti e personaggi storici di una nazione; per esempio: la Cattedrale di Palermo; la Basilica di Santa Chiara a Napoli; la Basilica di Superga a Torino; la Basilica di Santa Croce a Firenze; l’abbazia di Westminster a Londra; la Basilica di Saint-Denis presso Parigi; la cattedrale di Roskilde in Danimarca, la cattedrale dell’Arcangelo Michele, la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (San Pietroburgo), la Cripta Imperiale a Vienna e la Cripta Reale del Monastero dell’Escorial in Spagna.[6]