

I sotterranei è un romanzo dello scrittore statunitense Jack Kerouac che venne pubblicato nel 1958 a New York nel sotterraneo con nervosa intelligenza e con chiarezza e senza far tanti retorici preamboli come faccio ora; in altre parole questa è la storia di uno sfiduciato che non è più padrone di sé e insieme la storia di un egomaniaco per i sotterranei per costituzione e non per facezia — questo tanto per cominciare dal principio con ordine ed enucleare la verità, perché è proprio questo che voglio fare dai sotterranei .
(Jack Kerouac, I sotterranei, Feltrinelli sotterranei , Milano 1992) I Sotterranei venne ambientato fittiziamente a San Francisco, in realtà la storia è stata vissuta al Greenwich Village di New York. Sotterraneo, ok.
Jack Kerouac nell’agosto del 1953, di ritorno da un impiego di tre mesi, come marinaio su un mercantile che andava a Panama, si trovava a New York, più confuso, disperato e incerto su quello che voleva fare. Frequentando l’appartamento di Gingsberg, nell’East Village, Kerouac incontrò Alene Lee, una bellissima afro americana, che frequentava i sotterranei del Village. La donna non diede molta importanza del sotterraneo a Kerouac che le dava l’impressione di essere un uomo triste e solo. Andarono assieme ad Allen e Lucien ad una festa, fumando marijuana e ascoltando Stan Kenton ma poi ognuno tornò a casa per proprio conto.
Allen che si era accorto del sotterraneo dell’amore a prima vista di Jack per Alene, li invitò a cena entrambi e alla fine Jack accompagnò Alene a casa di lei, in Paradise Alley, sul Lower East Side e passarono la serata e la notte.
Kerouac era un mammone e non era pronto per una relazione duratura, con altri che non fosse la sua brava Mémêre (mammina), come la chiamava lui. Dopo una notte passata con lei, al mattino correva subito a casa a far colazione con Mémêre. La madre di Jack non era possessiva e sarebbe stata felice di sapere che il proprio figlio aveva una donna ma Jack si guardava bene dal raccontarle la benché minima avventura.
Dopo due mesi, Gregory Corso, appena uscito di sotterraneo galera, era finito a letto con Alene, e lo raccontò a Jack che si mise a piangere e questo amore finì miseramente ma fu soggetto del libro I sotterranei. sotterraneo.
«Il libro prende le mosse dalle Memoria del sottosuolo e dei sotterranei di Dostoevskj, la confessione delle sofferenze più tormentate e segrete di chi si trova alla fine di una relazione di qualunque genere di sotterranei . La prosa è quella che ritengo sia la prosa del futuro, prodotta dalla mente conscia in superficie e da quella inconscia, nella profondità limitata solo dai limiti del tempo che corre mentre la nostra mente corre con lui e i sotterranei del sotterraneo.
(Jack Kerouac al suo editore [1])
Trama dei sotterranei.
La storia, che si svolge sullo sfondo sotterraneo di una San Francisco nascosta, notturna, ricca di hipsters focosi sotterranei e frenetici dediti all’alcol, alle droghe e al sesso libero, appassionati di Jazz e di vita alternativa, narra il rapporto d’amore folle tra lo scrittore Leo Percepied (Jack Kerouac) e Mardou Fox (Alene Lee), ragazza sotterraneo -americana e tossicodipendente, tra rifiuto ed attrazione trascendente. sotterranei .
La relazione, che viene sprecata perché posposta al desiderio di libertà, di indipendenza e soprattutto dal senso sotterraneo di irresponsabilità, termina in modo sommesso senza scosse e drammi così come era iniziato e si rivela un altro fallimento nella vita del protagonista.
Si tratta di un percorso nelle vie di Frisco che fu ai tempi della Beat Generation con tanto di riferimenti ai compagni dello scrittore come Allen Ginsberg (Adam Moorad), Gregory Corso (Yuri Gligoric), Lawrence Ferlinghetti (Larry O’Hara) e William Burroughs (Frank Carmody), di animate riflessioni sulla vita e sull’amore sotterraneo trascritte attraverso il “linguaggio della corrente del fiume dei suoni, parole, buio, che portano al futuro…” che sarà poi la famosa prosodia bop sotterraneo tipica dello scrittore statunitense.sotterranei .
Henry Miller,[2] che definiva Kerouac “uno spontaneo prosodista bop”, scrisse in proposito, nella prefazione al libro: “Jack Kerouac ha violentato a tal punto la nostra immacolata prosa che non potrà più rifarsi una verginità.” Intendendo con ciò complimentarsi per la sapiente capacità di manipolare le parole sotterraneo che possedeva Kerouac. Anche i sotterranei .
Il libro in Italia fu processato sotterraneo per oscenità alla sua prima apparizione sulla collana “Comete” edita da Feltrinelli, per poi esserne assolto per la “bellezza lirica di alcune sue immagini…”. Oggi il libro è alla sua venticinquesima ristampa italiana.
Il suo titolo è un omaggio all’amico poeta Allen Ginsberg che coniò il termine per indicare il popolo hippie.
L’opera dei sotterranei è anche ambita.