51 camere, 92 letti, 48 bagni, ristorante, bar e piscina: albergo abbandonato, nulla più.
Tutto questo in mezzo a colonne, capitelli, archi e bassorilievi in stile veneziano : questo è ciò che offriva l’hotel Garden, albergo a tre stelle, a due passi dal mare.
L’ edificio è nato come villa privata negli anni ’20, fatta costruire dal chirurgo “Francesco Padula”, poi trasformata negli anni ’40 in albergo e chiuso definitivamente nel 1999.
Ora è considerato patrimonio artistico architettonico.
L’esterno dell’edificio ricco di bassorilievi e ornamenti, con il tempo e la noncuranza, ha subito gravi crolli. I lavori di messa in sicurezza hanno fatto si che l’ edificio, oggi, rimanga “impacchettato” da un telo per evitare che possibili altri cedimenti possano ferire i passanti. Sembra quasi un dono, confezionato per i visitatori.
Appena dentro l’albergo abbandonato, si può ammirare un corridoio di archi sorretti da colonne.
Ai lati rimangono bar, reception e alcune sale.
Salendo al piano superiore, si trovano alcune stanze vuote da dove si può ammirare un bellissimo cortile interno coperto, ai lati del quale si può passeggiare su due “camminatoi a balconata”, sia al primo che al secondo piano.
Sul tetto si apre una gradevole vista mare-monti e si può osservare da vicino la statua dell’ angelo.
Invece, scendendo nella taverna dismessa, ci sono i resti di un pub più recente, aperto dopo la chiusura dell‘ hotel ed anch’esso fallito.
L’ingresso ai resti dell’edificio non è stato facile. Una staccionata semi-distrutta da superare e il viale che circonda lo stabile è abbastanza trafficato…ma una volta dentro è uno spettacolo!
L’ edificio è vuoto. Ma basta ammirare la bellezza di un’ architettura d’altri tempi.
Se questo albergo abbandonato ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di strutture ricettive abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati del Abruzzo?
L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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Nato a Potenza ma residente a Pescara da molti anni.
Valerio si è diplomato all’istituto d’arte con indirizzo di fotografia e oggi continua a coltivare questa passione attraverso la partecipazione di mostre fotografiche e articoli sull’esplorazione urbana.