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Era il freddo gennaio del 2014 quando le forze dell’ordine decretarono la chiusura di questa storica e stupenda (ormai “ex” ) discoteca. Le motivazione erano legate alla presunta non agibilità della stessa, essendo situata in un piano interrato.

Appena un anno dopo, le società che la gestiscono dichiarano fallimento, scrivendo la parola fine a questa perla dell’adriatico. Ed è di pochi mesi fa la conclusione del processo per bancarotta che portò alla sua chiusura. E noi, seguendo il suggerimento di un nostro amico e collaboratore siamo andati a ficcanasare, pensando che quello scrigno, tenuto sigillato per tutti questi anni, potesse avere ora un qualche pertugio praticabile.

E così è stato. Più o meno.

Non possiamo sorvolare sul “dove” si trovi questo luogo iconico, che sarebbe anche sciocco tentare di celare più di tanto, dato che una foto qualunque lo renderebbe immediatamente riconoscibile. E stavolta non ci preoccupiamo troppo di proteggerlo noi, perché è già ben protetto da solo, visto appunto il “dove”.

L’ex discoteca si trova infatti circondata e in bella vista in uno dei quartieri considerati tra i più malfamati della regione Marche. Il condominio River Village, fratello minore del ben più famoso Hotel House, luogo di spaccio, violenza e situazioni losche.

Qui è possibile vedere un articolo di un anno fa, giusto per capirci

Infatti appena parcheggiamo, già vediamo personaggi strani che ci squadrano a muso duro, e che hanno tutta l’aria di essere dei controllori. Sappiamo dove cercare ma non possiamo avvicinarci direttamente e senza dare nell’occhio, quindi facciamo alcuni giri nei dintorni, ottenendo però l’effetto contrario.
E mi sono subito immaginato una di quelle belle aggressioni al signor Brumotti di Striscia la Notizia!

Gironzolando senza meta siamo sempre più sospetti e quindi più controllati, minuto dopo minuto. Passiamo più volte avanti all’unico punto d’accesso, che è appena un po’ più nascosto. Potremmo saltare dentro, volendo, ma è comunque  impossibile non essere visti, e lì sotto, al buio, si rischia di fare la “fine dei sorci”. Inoltre siamo preoccupati perché non possiamo sapere se gli spazi dell’ex discoteca siano stati “presi in consegna” da qualcuno che li usa a suo piacimento… e trovarselo dentro non sarebbe piacevole.

Ad un certo punto sentiamo un forte boato provenire probabilmente dall’isolato di fianco. Notiamo che i nostri osservatori si distraggono e si spostano, permettendoci di uscire dal loro campo visivo.

Che si fa? Entriamo dai!

Ci infiliamo nell’ex discoteca. Capiamo immediatamente che non abbiamo modo di chiuderci dentro, e che rischiamo di venire seguiti e stanati nel nero profondo che ci ingoia.

Ci diamo un’ora di tempo massimo e ci organizziamo per una perlustrazione completa del luogo, così da capire se fossimo gli unici lì sotto. Un labirinto, con copiose infiltrazioni di acqua e un’umidità stagnante incredibile. Lo spazio è enorme ed è costituito da tre grandi sale con ancora tutto al proprio posto. Troviamo addirittura i nomi sui tavolini che ci indicano i partecipanti all’ultima serata, che, secondo i lasciti presenti, pare proprio risalire alla fine del 2013. Un cognome in particolare attira la mia attenzione, Traini, come Luca, diventato famoso per sparatoria di Macerata del 2018. Chissà che non fosse proprio lui a sedere a questo tavolo…

Continuiamo a girare e ci rendiamo conto che c’è praticamente tutto, addirittura i dischi del DJ, e in grande quantità. Non notiamo che pochissime tracce di sciacallaggio, che si mimetizzano grazie al costante lavoro fatto dall’umidità, che ha portato addirittura parte del soffitto e alcune pareti a sgretolarsi miseramente al suolo.

Sentiamo continui rumori, dovuti alle gocce che cadono ma anche strani rimbombi che ci fanno sussultare ogni minuto. Aggiungiamo che nemmeno il telefono ha linea in questo dungeon e abbiamo un quadro completo.

Sono passati 45 minuti, abbastanza, vista la tensione. Uscire è ancora più difficile perché non hai idea di cosa succeda fuori. Un po’ come tirare un dado. Ma fortunatamente una pioggia pesante, arrivata a nostra insaputa, aveva scacciato buona parte dei personaggi strani che presidiavano questo luogo.

Arriviamo alla macchina.

Bagnati.

Bagnati e fortunati!

Perchè una discoteca chiusa da così tanto tempo e così bella, in queste condizioni, non esiste al mondo. Possiamo azzardarci a dire “l’ex discoteca” più bella al mondo.

Vi lasciamo anche con una preview video dei nostri collaboratori e soci di Ascosi Lasciti “Theurbanodissey”

Per vedere il video completo: https://youtu.be/QWlAZ7-KaRg

Se questa ex discoteca ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di locali notturni abbandonati. Altrimenti perché non esplorare virtualmente i luoghi abbandonati delle Marche?

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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