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Su segnalazione di un amico, decido di esplorare questa chiesa abbandonata, disastrata a causa di più di un terremoto: raccontano sia tanto bella quanto decadente. Al mio arrivo noto che l’unico accesso è una porta legata da una catena: a malapena e con fatica riesco a introdurmi nelle stretta apertura. Percorro un breve corridoio e mi trovo subito nella sala principale: vengo travolto da tale bellezza, la sala è enorme ed io in confronto sono minuscolo. La sensazione è mista tra estasi, nostalgia e meraviglia. Mi concentro molto a scattare foto nella sala principale perché del resto purtroppo rimane poco e nulla: polverosi corridoi e fredde stanze vuote con calcinacci ovunque. Tanto ci si inchina alla maestria esecutiva della facciata, originale e forse unico esempio in Abruzzo, tanto ci si perde alla visione della cupola interna, del sistema costruttivo decisamente singolare e spazioso, dove l’architetto ha ben giocato con le figure geometriche e con uno sviluppo di tipo radiale. Particolari anche le opere artistiche che adornavano la chiesa, ora non più presenti e probabilmente messe in sicurezza: una su tutte la Santa, a cui è dedicata la chiesa, in ‘Trionfo’.

Dalle poche informazioni reperite, la chiesa, ben prima di essere disastrata dal terremoto, ebbe origine nel 1570 ed inizialmente fu utilizzata come oratorio. Fu distrutta in seguito al sisma del 1703, successivamente venduta dai frati alle suore di un altro ordine. Le monache, nonostante avessero già una loro chiesa, ne vollero fortemente una nuova su modello dei nuovi oratori, con una connotazione decisamente barocca. Le nuove esigenze ‘estetiche’ implicarono l’intervento di uno degli architetti di maggior fama dell’epoca. Come purtroppo vuole la morfologia di questa regione, nel corso dei successivi trecento anni la terra continuò a tremare. Dal  2009, dopo lo spaventoso e terribile sisma che ha di nuovo martoriato il cuore del territorio e dei suoi abitanti, questo edificio è chiuso al pubblico ed è in attesa di restauro per tornare in vita, donando tutto il suo splendore ai visitatori e ai fedeli.

Come per molti altri edifici di pregio, colpa della lentezza burocratica italiana, non si riesce a scorgere una rinascita, in questo caso  nonostante i quattordici anni già trascorsi.

Se chiesa disastrata dal terremoto ha stuzzicato la tua curiosità, ecco una lista di chiese abbandonate. Altrimenti perché non esplorare virtualmente altri luoghi abbandonati dell’Abruzzo?

L’obiettivo dell’esplorazione è toccare il fondo e la cima, toccare… per vedere se la porta si apre.
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